Variante al Prg per cedere l’area all’imprenditore che realizzerà il nuovo plesso
Scuola in cambio di 80 appartamenti Il Comune «rottama» la Bellisario
LANCIANO. La scuola non ispira fiducia e il Comune ne fa merce di scambio per un’operazione immobiliare con il privato nel quartiere Santa Rita, sollevando le proteste dell’opposizione.
Si è acceso sulla variante al piano regolatore, per la costruzione della nuova elementare Bellisario, il consiglio comunale di venerdì, che altrimenti sarebbe passato in sordina. Erano stati i genitori degli alunni a sollevare, in seguito al terremoto del 6 aprile scorso all’Aquila, il «caso sicurezza» dell’edificio scolastico di via De Riseis. Da mamme e papà quella struttura è considerata poco sicura, malgrado i sopralluoghi eseguiti nei mesi scorsi da parte del Comune ne abbiano accertato l’agibilità.
Le proteste hanno comunque fatto scattare l’impegno della dirigenza dell’istituto comprensivo D’Annunzio (del quale la Bellisario fa parte) e dell’amministrazione per trovare una soluzione che tranquillizzi le famiglie e che è stata individuata nella realizzazione di un nuovo edificio che rispetti norme sismiche e di sicurezza. Lo scontro tra maggioranza e opposizione si è acceso sul modo in cui la nuova opera sarà realizzata. La proposta della maggioranza, passata ai voti in aula, è quella di cedere l’area dell’attuale Bellisario (2800 metri quadrati) ad un privato in cambio della costruzione della nuova scuola vicino alla sede centrale della D’Annunzio. «Con questa operazione il Comune sperimenta la soluzione pubblico-privato che è auspicabile anche per il Prg e per la realizzazione del polo scolastico in centro», spiega l’assessore all’urbanistica, Marco Di Domenico (Pdl), «è l’unico sistema per realizzare una scuola nuova a costo zero per il Comune, che risparmierà un milione 100mila euro, necessari per abbattere la vecchia e ricostruire la nuova. Contiamo di fare la gara e aggiudicare l’appalto entro il 2010».
Di tutt’altro avviso è la minoranza. «Questa operazione è destinata ad alterare tutti gli standard urbanistici della zona Peep (piano per l’edilizia economica e popolare, ndc) di Santa Rita», replica il consigliere comunale Pasquale Sasso (Pd), «una semplice variante è una procedura illegittima. Al posto della scuola, su un’area pubblica, sorgerà edilizia residenziale, ma il quartiere ha bisogno di spazi sociali. Non ci sono i soldi? Il Comune usi il milione che incasserà dal progetto di edilizia concertata di Euro Immobiliare per 160 appartamenti. Invece arriveranno altri 80 alloggi: la politica di questa amministrazione è di favorire i palazzinari».
Si è acceso sulla variante al piano regolatore, per la costruzione della nuova elementare Bellisario, il consiglio comunale di venerdì, che altrimenti sarebbe passato in sordina. Erano stati i genitori degli alunni a sollevare, in seguito al terremoto del 6 aprile scorso all’Aquila, il «caso sicurezza» dell’edificio scolastico di via De Riseis. Da mamme e papà quella struttura è considerata poco sicura, malgrado i sopralluoghi eseguiti nei mesi scorsi da parte del Comune ne abbiano accertato l’agibilità.
Le proteste hanno comunque fatto scattare l’impegno della dirigenza dell’istituto comprensivo D’Annunzio (del quale la Bellisario fa parte) e dell’amministrazione per trovare una soluzione che tranquillizzi le famiglie e che è stata individuata nella realizzazione di un nuovo edificio che rispetti norme sismiche e di sicurezza. Lo scontro tra maggioranza e opposizione si è acceso sul modo in cui la nuova opera sarà realizzata. La proposta della maggioranza, passata ai voti in aula, è quella di cedere l’area dell’attuale Bellisario (2800 metri quadrati) ad un privato in cambio della costruzione della nuova scuola vicino alla sede centrale della D’Annunzio. «Con questa operazione il Comune sperimenta la soluzione pubblico-privato che è auspicabile anche per il Prg e per la realizzazione del polo scolastico in centro», spiega l’assessore all’urbanistica, Marco Di Domenico (Pdl), «è l’unico sistema per realizzare una scuola nuova a costo zero per il Comune, che risparmierà un milione 100mila euro, necessari per abbattere la vecchia e ricostruire la nuova. Contiamo di fare la gara e aggiudicare l’appalto entro il 2010».
Di tutt’altro avviso è la minoranza. «Questa operazione è destinata ad alterare tutti gli standard urbanistici della zona Peep (piano per l’edilizia economica e popolare, ndc) di Santa Rita», replica il consigliere comunale Pasquale Sasso (Pd), «una semplice variante è una procedura illegittima. Al posto della scuola, su un’area pubblica, sorgerà edilizia residenziale, ma il quartiere ha bisogno di spazi sociali. Non ci sono i soldi? Il Comune usi il milione che incasserà dal progetto di edilizia concertata di Euro Immobiliare per 160 appartamenti. Invece arriveranno altri 80 alloggi: la politica di questa amministrazione è di favorire i palazzinari».