Scuola senza palestra, Povia canta nell’atrio

La media Mazzini una volta al mese apre ai concerti musicali. Il professor Vinciguerra: è un successo

LANCIANO. Si torna a scuola alle 21 una volta al mese nella media Mazzini, ormai da tre anni. Non ci sono lezioni da seguire o compiti da correggere, ma solo gioia, entusiasmo e musica da vivere, insieme. Mercoledì ad incantare la platea di circa 250 ragazzi c’era il cantautore Povia (nella foto), quello dei Bambini che fanno oh. E stipati nell’atrio, senza sedie, senza il fiato sul collo dei professori, senza distrazioni o note sul registro, i ragazzi, dalla prima alla terza media, che hanno vissuto un’esperienza unica.

Alla Mazzini, uno degli istituti più vecchi della città, non c’è l’aula magna e non c’è nemmeno la palestra per un concerto. Le sedie e i banchi sono spesso rotti, le porte e le finestre da riparare, ma c’è un atrio, l’unico spazio grande per quello che aveva in mente tre anni fa il professore di musica Remo Vinciguerra. Invece che portare i ragazzi nei teatri, ha portato la musica a scuola, nell’atrio e sulle scale. L’esperimento è un successo.

Da tre anni i ragazzi spontaneamente si organizzano in gruppo per tornare a scuola ad ascoltare la musica. «Mi sono chiesto chi di loro, un domani, avrà mai la possibilità di andare in un auditorium o in un teatro per un concerto invece di scaricare un videoclip da Youtube», commenta il professor Vinciguerra, «e la risposta è stata che dovevo fare di tutto perché questi ragazzi conoscessero la vera musica e dal vivo». La lezione-concerto di Povia, gratuita a parte le spese di trasferimento di cantante e staff, è stata un’apoteosi di applausi e cori. Povia ha spiegato di aver aderito all’iniziativa perché «voglio combattere l’apatia di questi tempi, attraverso l’entusiasmo di voi giovani». Viva la scuola che resiste.

Daria De Laurentiis

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