Scuole antisismiche su ventuno solo una è a norma
L’opposizione: 800mila euro per la messa in sicurezza sono stati dirottati per rifare strade e marciapiedi
LANCIANO. Su 21 scuole elementari e medie del comprensorio solo una, la scuola primaria Bellisario, è a norma sotto tutti i punti di vista, le altre devono ancora subire importanti adeguamenti soprattutto per quanto riguarda la normativa antisismica. Dopo l'accusa di inattività da parte dell'ex sindaco Filippo Paolini all'attuale giunta di centrosinistra la minoranza torna a discutere del problema della sicurezza nelle scuole.
«Ci avevano detto, nel dicembre 2011 in occasione della votazione del bilancio di previsione, che i soldi per le scuole sarebbero arrivati nel maggio del 2012 con le alienazioni degli immobili comunali» fa notare Ermando Bozza, capogruppo di Con Bozza sindaco, «ad oggi tuttavia di quegli interventi e di quelle somme non c'è traccia e sulle scuole non si è ancora affrontato un discorso serio».
Bozza ricorda che proprio in sede di approvazione del bilancio di previsione, il primo della giunta guidata dal sindaco Mario Pupillo, la minoranza aveva presentato un emendamento per destinare oltre 800mila euro alla messa in sicurezza di alcune scuole del comprensorio (Fosso Giacomo, scuola primaria D'Amico e Madonna del Carmine). La maggioranza tuttavia aveva effettuato una variazione dell'impegno di spesa destinando quei fondi alla ristrutturazione di strade e marciapiedi.
«E' stata un'operazione demagogica», incalza Bozza, «gli interventi sulle strade sono visibili, quelli nelle scuole no, ma sono molto più importanti».
In città, fa notare a sua volta il capogruppo Udc ed ex assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba, «esistono edifici che andrebbero ristrutturati completamente e che, a causa dei costi eccessivi di questa operazione, dovrebbero essere trasferiti altrove».
Si tratta della scuola primaria Eroi Ottobrini e delle scuole medie Umberto I e Mazzini, questa inaugurata addirittura negli anni '60. Nel 2009 i genitori degli alunni della media Mazzini avevano sollevato la questione sicurezza: la cui gradinata portante della struttura sembrava tremare sotto il peso delle classi in discesa o in salita e si temeva un rischio concreto di crolli. «In quella scuola sono stati effettuati numerosi controlli e verifiche», spiega Bomba, «e si può dire che dal punto di vista statico è a norma, non lo è invece dal punto di vista sismico, così come è per tutti gli altri edifici scolastici della città».
«Dopo le verifiche», prosegue l'ex assessore ai lavori pubblici, «sulle quali l'amministrazione Paolini ha investito molto, andavano fatti degli interventi che tuttavia non sono mai partiti nel corso di questa giunta».
I gruppi Con Bozza sindaco e Udc insistono affinché l'attuale amministrazione dia seguito alla delocalizzazione di alcuni istituti scolastici con la realizzazione di un vero e proprio polo scolastico. «Perché, così come è stato fatto per la scuola Bellisario, non si creano delle interazioni con i privati?», suggerisce Bozza, «inoltre, con i principali istituti scolastici nella stessa sede si potrebbero avere spazi in comune, come ad esempio palestra e aula magna».
Daria De Laurentiis
©RIPRODUZIONE RISERVATA