ROCCASPINALVETI
Senz’acqua 15 paesi da sei giorni. Palizzate per arrestare la frana
La Sasi fa sapere che domani proverà a riaprire le condotte idriche
ROCCASPINALVETI. La collina continua a franare. La strada comunale di collegamento fra contrada Acquaviva e la provinciale continua ad afflosciarsi. Il dissesto ha provocato il distacco e disallineamento della condotta principale dell'acquedotto del Sinello per più di due metri. I corridoi tracciati dalla Sasi per la sistemazione delle nuove condutture, durante la notte di venerdì sono scomparsi, sotterrati dai cumuli di terra che continua a scendere a valle. La conseguenza peggiore è la crisi idrica in 15 comuni.
Un black out che va avanti dall'inizio della settimana e a cui la Sasi sta cercando di sopperire con le autobotti. Proseguono senza sosta i lavori di ripristino dell'adduttrice principale dell'acquedotto Sinello. Al posto delle vecchie condutture saranno sistemati tubi provvisori e flessibili. «Stiamo facendo il possibile per venire incontro alle esigenze della popolazione del territorio», dichiara il responsabile tecnico della Sasi, Pio D'Ippolito. «La situazione è delicata. La frana importante. Occorre fare delle palizzate».
A confermare che la frana sembra inarrestabile è il sindaco di Roccaspinalveti, Claudia Fiore. «In paese sono arrivati i tecnici del Genio civile che, insieme alla Regione, hanno avviato un intervento con somma urgenza. Non mi sento abbandonata e questo è rassicurante, ma il problema è grande. Devo ringraziare gli operatori Sasi e la ditta che esegue i lavori. Si stanno impegnando tantissimo. La zona della frana oltretutto è difficile da raggiungere. Il dissesto è tale che in una notte è mutato il paesaggio. Qui in paese per il momento riusciamo a gestire l'approvvigionamento idrico grazie ad alcune sorgenti comunali, ma so che ci sono altri paesi del Vastese a secco. È necessario assicurare la risorsa idrica a tutti», dice Claudia Fiore.
I comuni che da lunedì scorso non ricevono acqua per la frana sono parte di Atessa, Carpineto Sinello, Carunchio, Casalanguida, Celenza sul Trigno, Dogliola, Fresagrandinaria, Guilmi, Liscia, Palmoli, Roccaspinalveti, San Giovanni Lipioni, Tornareccio, Tufillo e Lentella. Si sta cercando di trovare soluzioni, ma se la collina continua a franare potrebbe essere vano qualsiasi intervento. La Sasi dice che proverà per domani a riaprire le condotte idriche.
La Regione ha risposto assicurando che la Sasi al fine di garantire la fornitura di acqua interverrà con autobotti, cisterne, serbatoi mobili autotrasportati e sarà affiancata in caso di necessità da associazioni di volontariato.
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