«Si è arenato il piano sul polo giudiziario frentano»

LANCIANO. «Che fine ha fatto l’idea di polo giudiziario della Frentania nel Palazzo degli studi?». È la domanda che pone il consigliere comunale Pdl, Marco Di Domenico, all’indomani della consegna in Senato, da parte del sindaco Mario Pupillo, delle firme raccolte anche in città a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare, ideata dal comune di Montepulciano, sulla riforma della geografia giudiziaria, provvedimento che consentirebbe la permanenza dei tribunali minori come quello di Lanciano.

Una proposta che, per il consigliere, ha di fatto messo da parte il progetto di salvaguardia del tribunale studiato nei mesi scorsi dai rappresentanti del Comune, degli avvocati e dei magistrati che prevedeva una sede unica degli uffici giudiziari nel Palazzo degli studi, scelta che portava a un risparmio di circa 250 mila euro annue tra affitti e gestioni.

«Vero è che quel progetto ruotava sull’accorpamento dei tribunali di Lanciano-Vasto», spiega Di Domenico, «ma soprattutto sul risparmio di spesa che si otteneva utilizzando la sede nevralgica sul Corso. Il progetto è stato tradito dal sindaco che ha concesso l’ex liceo al corso per gli infermieri e a quello degli psicologi, corsi parauniversitari con tutoraggi lautamente compensati. Insomma, per scopi incompatibili con il famoso progetto alternativo in difesa del presidio giudiziario frentano. Una scelta che sarà dipesa anche dalla premura di continuare a garantire lucrosi affitti a scapito delle casse comunali per i locali degli uffici giudiziari e del giudice di pace in via Del Mare?», chiede il consigliere.

Nessuna disdetta pare sia stata effettuata dal Comune per spostare quegli uffici nel Palazzo degli studi recuperando spese che si aggirano sui 100 mila euro annui.

Teresa Di Rocco

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