GUARDIAGRELE

Si aggrava la crisi idrica nei centri dell’Avello

GUARDIAGRELE. La crisi dell'acqua è nel momento peggiore dell'estate. Dalle sorgenti dell'Avello vengono erogati appena 27 litri al secondo, mentre l'integrazione dall'Aca attraverso la stazione di...

GUARDIAGRELE. La crisi dell'acqua è nel momento peggiore dell'estate. Dalle sorgenti dell'Avello vengono erogati appena 27 litri al secondo, mentre l'integrazione dall'Aca attraverso la stazione di Bocca di Valle è scesa a 27 litri. Poco più di 50 litri che si riducono a circa 35 effettivi al netto delle perdite lungo la rete. Emergenza che fa saltare il piano tra Comune e Sasi, che avevano concordato un razionamento con due distacchi giornalieri in centro storico per mantenere l'erogazione fino alle 23 dopo un distacco intermedio dalle 11 alle 16. «Ci siamo resi conto», spiega il sindaco, Sandro Salvi, «che due chiusure e aperture giornaliere si sono rivelate eccessive se non proprio dannose per via della scarsa portata della rete, che nelle ore di distacco non riusciva a completare il riempimento delle cisterne, nonostante le loro dimensioni insufficienti per i fabbisogni attuali. In realtà», prosegue il sindaco, «a mancare è un piano generale delle acque in Abruzzo, assenza che come comprensorio servito quasi unicamente da un acquedotto piccolo e ormai osoleto ci sfavorisce. Una situazione che richiede il rilancio della questione idrica con il tavolo prefettizio che chiedemmo all'inizio dell'estate».

L'ex consigliere comunale Nello Iacovella segnala che «è ancora possibile recuperare i 4 litri-secondo dalla condotta della sorgente Mucchia in quota, che hanno riparato ma non hanno ancora liberato dall'aria. Non è vero, come qualcuno sostiene, che manca la pressione», aggiunge, «visto il salto di quota da 1700 a 950 metri del Linaro che l'acqua compie agevolmente, e lo sa chiunque conosca il principio dei vasi comunicanti». Oltre la crisi nera di questi giorni guarda invece il progetto consegnato da Iacovella al Comune e alla Sasi. Si tratta del piano di sondaggi redatto nel 2008 dal geologo Renato Ricci per la ricerca dei circa 40 litri al secondo stimati disponibili tra il vallone di Bocca di Valle alle pendici della Maielletta e il fosso del torrente Vesola. L'ex consigliere lo concordò con il dirigente della Regione Emidio Primavera e il dirigente della Provincia Carlo Cristini, per il cofinanziamento di circa 40mila euro.

Francesco Blasi

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