Si punta tutto sui saldi per riequilibrare i bilanci
Molte aziende cittadine in difficoltà dopo una stagione di incassi molto magri Tiberio: numerose piccole imprese a rischio nei primi sei mesi del 2013
CHIETI. Sconti cospicui sulla merce in vendita con l’obiettivo di rimpinguare incassi in picchiata anche durante le recenti festività natalizie. Scattano questa mattina i saldi invernali che si protrarranno per sessanta giorni. La speranza delle associazioni di categoria è quella di rimettere in moto l’economia locale mai come in questo periodo al palo.
«Siamo preoccupati per la tenuta del tessuto economico cittadino» afferma Lido Legnini, direttore Confesercenti, «ma occorre essere ottimisti e i saldi, in quest’ottica, arrivano al momento giusto». Dello stesso avviso Marisa Tiberio, presidente delegazione Chieti Confcommercio. «Nessun negoziante qui ha fatto affari durante il periodo natalizio. Ci auguriamo che i saldi» auspica Tiberio «possano, almeno, invogliare i consumatori a spendere».
Gli esercenti si sono lasciati alle spalle uno dei Natali peggiori degli ultimi anni, per quanto concerne le vendite registrate, secondo un sondaggio a campione effettuato da Confesercenti tra gli associati di Chieti e del comprensorio.
«Gli affari sono calati in media del 10% rispetto allo stesso periodo del 2011, un anno» riprende Legnini «che è entrato di diritto tra quelli più bui della storia commerciale della nostra zona. Il 2012, purtroppo, è andato persino peggio». I segni meno hanno colpito anche settori che hanno sempre retto l’urto della crisi come l’alimentare e il benessere. «Che non sono stati risparmiati da vendite letteralmente precipitate» prosegue Legnini «nonostante un appeal decisamente maggiore per i consumatori rispetto, ad esempio, ai tradizionali settori dell’abbigliamento, calzature e pelletteria».
Nei saldi invernali vengono dunque riposte molte aspettative, forse perché è difficile fare peggio di quel che si è visto nel recente passato. «Durante la stagione dei saldi viene realizzato il 30% dei fatturati delle piccole imprese commerciali, quindi le aspettatove sono buone. Grazie alla stabilità dei prezzi e alle politiche di sconto praticate nei negozi» sottolinea Legnini- «sarà possibile andare incontro alle famiglie e al loro scarso potere d’acquisto. Chiaro che non è più rinviabile l’attuazione di una politica che rimetta in circolazione risorse economiche per ridare fiato ai consumi».
Secondo Confcommercio, il volume d’ affari dei saldi scenderà di circa il 30%. «Il commercio è ormai allo stremo, i primi sei mesi del nuovo anno produrranno la chiusura di decine di attività cittadine. Parliamo di attività storiche» osserva Tiberio «che hanno dato un contributo forte al prestigio della città. Confidiamo nei saldi per dare un segnale di incoraggiamento alle imprese».
Jari Orsini
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