gissi, proteste all’ex golden lady

Silda, il presidio continua: «Da qui non ci muoviamo»

GISSI. Un pausa durata 72 ore, poi di nuovo davanti alla fabbrica. Molte insieme ai loro bambini. «È anche per loro che abbiamo deciso di non mollare», dicono le ex lavoratrici della Silda e prima...

GISSI. Un pausa durata 72 ore, poi di nuovo davanti alla fabbrica. Molte insieme ai loro bambini. «È anche per loro che abbiamo deciso di non mollare», dicono le ex lavoratrici della Silda e prima ancora ex lavoratrici della Golden Lady.

In 130 hanno ricominciato da lunedì a presidiare lo stabilimento della Val Sinello. Da due mesi vivono qui, mangiano qui e giocano qui con i loro figli. Lo chiamano il “presidio della memoria”. «Per non dimenticare e per sollecitare un rimedio agli errori commessi», dicono. A fine agosto è in programma una grande manifestazione alla quale sono stati invitati ad intervenire i sindaci di tutto il Chietino.

In attesa di un incontro al ministero dello Sviluppo economico che dovrebbe tenersi l’11 settembre (nessuno tuttavia da Roma ha ancora confermato la riunione) i lavoratori tornano a chiedere aiuto alla magistratura affiché venga fatta chiarezza sulla loro vicenda, vengano individuati i resposabili del fallimento della riconversione e si prendano adeguati provvedimenti. «Noi non sappiamo chi sia il colpevole. Sappiamo solo che abbiamo rinunciato alla liquidazione in cambio del lavoro e siamo state licenziate per la seconda volta senza neanche ricevere il dovuto. Chi è responsabile di tutto questo deve essere punito», ripetono le operaie.

La magistratura vastese ha già dato le prime risposte. Il giudice del lavoro ha confermato il sequestro del caveau e dei macchinari della Silda Invest. Ora sta valutando la richiesta di fallimento presentata alla vigilia di Ferragosto dagli avvocati dei sindacati, Agostino Chieffo, Carmine Di Risio e Franco Zerra. I 130 lavoratori divisi in due gruppi intanto vigilano a turno sulla fabbrica chiusa. Non sono andati via neppure martedì pomeriggio mentre la Val Sinello era alle prese con un violento acquazzone. (p.c.)

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