Sixty, il tribunale ammette la domanda di concordato
L’azienda deve saldare i debiti con i fornitori, prossimo passo il 13 maggio
CHIETI. Il tribunale di Chieti ha ammesso la domanda di concordato preventivo presentata dall’azienda Sixty e ha nominato due commissari giudiziali, l’avvocato Pierluigi Pennetta e il commercialista Lucio Raimondi, entrambi di Chieti. L’adunanza dei creditori è stata fissata per il 13 maggio. Lo scorso 8 aprile si era tenuta l’udienza di comparizione alla quale avevano preso parte l’amministratore delegato, Paolo Bodo, e il direttore del personale, Domenico Gentile, quali rappresentanti di Sixty, l’avvocato Giovanni Nardulli, in rappresentanza del fondo panasiatico Crescent HydePark che a maggio 2012 ha acquistato Sixty, e l’advisor finanziario Giovanni Bertini. La domanda di concordato può essere il primo passo verso una difficile parziale ripresa.
Il fatturato di Sixty, che in questi mesi ha fatto ricorso alla cassa integrazione, è passato da 680 milioni di euro del 2007 a circa 266 milioni nel 2011 con una perdita, tra 2009 e 2011, di oltre 150 milioni; l’esposizione con le banche si aggirerebbe intorno ai 250 milioni. Nel gennaio scorso Bodo illustrò alle organizzazioni sindacali, a Chieti, un piano industriale che prevede l’impiego di circa 50 lavoratori, rispetto agli oltre 360 attuali. A marzo alla Provincia di Chieti è stato siglato l’accordo per il ricorso alla cassa integrazione in deroga nei confronti di 355 dipendenti dello stabilimento di Chieti Scalo. Il periodo di cassa integrazione va dal 19 marzo al 25 maggio .