Sociale e istruzione le priorità della giunta Pupillo

Il conto di previsione in consiglio: sacrificati verde e strade e il consuntivo chiude con un avanzo di un milione e mezzo

LANCIANO. Mantenere i contributi per il sociale e l’istruzione sacrificando la manutenzione della viabilità e del verde e gli investimenti. E’ l’obiettivo a cui punta l’amministrazione Pupillo alla prese con la redazione del bilancio di previsione 2013, un rompicapo a cui la giunta non ha trovato ancora soluzione. Sullo stato di salute delle casse comunali pesano come un macigno i tagli dei trasferimenti statali: nel 2010 dal governo centrale erano arrivati 10 milioni 200 mila euro, ridotti a quasi 9 milioni nel 2011 e dimezzati lo scorso anno (4 milioni di euro). E per l’anno in corso l’emorragia di contributi statali non si arresta: da Roma arriveranno appena un milione 700 mila euro.

«Al momento c’è stato un piccolo alleggerimento del Patto di stabilità per 550 mila euro», spiega l’assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «a cui si aggiungono 450 mila per lo sblocco dei pagamenti per i lavori pubblici, cifre che il Comune ha già versato alle imprese. Quindi resta un vincolo di circa 900 mila euro. Puntiamo a mantenere i servizi al sociale e all’istruzione, ma davvero non è semplice. Ne faranno le spese la manutenzione delle strade e del verde pubblico, come anche gli investimenti: i mutui per il rifacimento di strade, in centro e nelle contrade, sono stati bloccati per non sforare il Patto».

A giorni in consiglio comunale arriverà il consuntivo 2012, che si chiude con un avanzo di amministrazione di un milione 547 mila euro.

«Lo scorso anno siamo partiti con la riorganizzazione della macchina comunale», dice Di Campli, «abbiamo inciso dove potevamo ma non su tutto quello che volevamo. I servizi sono stati razionalizzati e mantenuti quelli più importanti, sociale e scuole, sui quali abbiamo anche investito. E’ dura amministrare in un periodo di crisi, con una continua contrazione delle risorse».

Dall’Imu (imposta municipale unica) sono stati incassati 8 milioni 700 mila euro, dall’Ici sui terreni diventati edificabili con il piano regolatore appena un milione, la metà di quanto preventivato.

«C’è ancora molto da incassare sull’Ici arretrata», conferma l’assessore al bilancio, «il Comune risponderà presto ai 1.200 cittadini che hanno presentato istanza sui valori dei terreni considerati sovrastimati. Ma molti non hanno pagato e basta. Per queste persone scatteranno le sanzioni. Sull’Imu, invece», sottolinea Di Campli, «c’è massima attenzione per le fasce deboli, gli imprenditori e gli artigiani. L’amministrazione comunale farà il possibile perché non si gravi ulteriormente sui cittadini e anzi si allenti la pressione (al vaglio riduzioni per le attività produttive e le seconde case affittate con canoni concordati, ndc). Ma il tutto deve avvenire nelle possibilità di un Comune che fa i conti con una grave carenza di risorse».

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA