Spaccia cocaina dai domiciliari: arrestato
Un 36enne ha il braccialetto elettronico, ma continua a portare avanti gli affari illeciti: sequestrati anche marijuana e hashish
SAN GIOVANNI TEATINO. Era agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per una storia di droga, ma ha continuato a spacciare cocaina, hashish e marijuana. Paolo Chiacchiaretta, 36 anni, di San Giovanni Teatino, è stato arrestato con questa accusa dai poliziotti della squadra mobile di Chieti. Da mercoledì sera, l’indagato è rinchiuso nel carcere di Madonna del Freddo: stamattina è in programma l’udienza di convalida.
Il blitz scatta due pomeriggi fa, quando gli investigatori del commissario capo Nicoletta Giuliante recuperano un pacchetto di sigarette nascosto dal trentaseienne in una siepe, all’esterno della sua abitazione di Sambuceto, dove è ai domiciliari dallo scorso marzo, dopo essere stato trovato in possesso di 842 grammi di cocaina, 263 grammi di marijuana e 63,40 grammi di hashish, sostanze divise in numerosi involucri e lasciate sui mobili del soggiorno. All’interno di quel pacchetto, gli agenti scoprono un involucro termosaldato che custodisce tre grammi e mezzo di cocaina. Gli investigatori decidono di approfondire la questione e perquisiscono l’appartamento. I sospetti si dimostrano fondati, tant’è che i poliziotti sequestrano circa 400 grammi tra marijuana e hashish. Non solo: spunta anche tutto il materiale necessario per confezionare lo stupefacente in dosi. A questo punto il presunto spacciatore, su disposizione del pm di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Lucia Anna Campo, viene portato in cella. Fin qui, la cronaca del blitz.
Oggi Chiacchiaretta, difeso dall’avvocato Italo Colaneri, potrà fornire la sua versione dei fatti nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Secondo la tesi difensiva, gran parte della marijuana sequestrata è priva di Thc e le altre sostanze stupefacenti sono per uso personale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il blitz scatta due pomeriggi fa, quando gli investigatori del commissario capo Nicoletta Giuliante recuperano un pacchetto di sigarette nascosto dal trentaseienne in una siepe, all’esterno della sua abitazione di Sambuceto, dove è ai domiciliari dallo scorso marzo, dopo essere stato trovato in possesso di 842 grammi di cocaina, 263 grammi di marijuana e 63,40 grammi di hashish, sostanze divise in numerosi involucri e lasciate sui mobili del soggiorno. All’interno di quel pacchetto, gli agenti scoprono un involucro termosaldato che custodisce tre grammi e mezzo di cocaina. Gli investigatori decidono di approfondire la questione e perquisiscono l’appartamento. I sospetti si dimostrano fondati, tant’è che i poliziotti sequestrano circa 400 grammi tra marijuana e hashish. Non solo: spunta anche tutto il materiale necessario per confezionare lo stupefacente in dosi. A questo punto il presunto spacciatore, su disposizione del pm di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Lucia Anna Campo, viene portato in cella. Fin qui, la cronaca del blitz.
Oggi Chiacchiaretta, difeso dall’avvocato Italo Colaneri, potrà fornire la sua versione dei fatti nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Secondo la tesi difensiva, gran parte della marijuana sequestrata è priva di Thc e le altre sostanze stupefacenti sono per uso personale.
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