operazione take away
Spaccio, interrogatori al via Caccia ai fornitori di droga
VASTO. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere le persone finite in manette nell’ambito dell’operazione anti-spaccio “Take away”. Tutti tranne uno. D.P.N., 23 anni, di Pollutri, assistito...
VASTO. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere le persone finite in manette nell’ambito dell’operazione anti-spaccio “Take away”. Tutti tranne uno. D.P.N., 23 anni, di Pollutri, assistito dall’avvocato Fiorenzo Cieri, ha deciso di rispondere alle domande del magistrato, il gip Caterina Salusti. «Il mio cliente ha fatto presente al giudice che per le contestazioni che gli vengono rivolte era stato già arrestato nel mese di dicembre. Da allora non ci sono stati nuovi episodi», afferma l’avvocato Cieri. Per questo motivo il difensore del ventitreenne di Pollutri ha chiesto la revoca della custodia cautelare in carcere e l’adozione di una misura che consenta all’indagato di andare a lavorare.
Su consiglio dell’avvocato Angela Pennetta ha preferito tacere P.D.B., 44 anni, l’altro arrestato estraneo alla famiglia di etnia rom che abitava nella casa dello spaccio. «Il mio cliente lo farà al momento opportuno», afferma Pennetta. Bocche cucite per Rosa De Rosa, 59 anni, la padrona di casa, e i tre figli: Vincenzina Bevilacqua, 31 anni, Margherita Bevilacqua, 26 anni, e M.B., 30 anni, difesi dagli avvocati Raffaele Giacomucci e Giovanni Cerella. Il loro incontro con il magistrato è durato pochi minuti, poi le tre donne sono state riportate nel carcere di Teramo mentre M.B. è rimasto a Torre Sinello.
Intanto gli investigatori indagano sulle trasferte del gruppo e sugli spostamenti delle vetture sequestrate, una Mercedes, una Volkswagen Golf e una Fiat Punto. Attraverso i viaggi fatti dai pusher i carabinieri cercano di risalire ai grossisti e ad altri spacciatori. Il riserbo che copre molti particolari dell’operazione induce a pensare che Take Away sia solo l’inizio di un nuovo filone investigativo che potrebbe presto portare ad altri clamorosi provvedimenti. Intanto l’operazione ha dato la stura alle forze dell’ordine per ribadire il grande aiuto dato alle indagini dalla videosorveglianza e la necessità di dotare la città di un numero adeguato di telecamere . (p.c.)
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