Spari fuori dal bar, grave un pescatore

Graziano Scutti raggiunto da 5 colpi di pistola a torace e gambe: fermato un conoscente

VASTO. Sparatoria ieri sera davanti a un bar della Marina. E' grave Graziano Scutti, pescatore di 42 anni, raggiunto da cinque proiettili. Lievemente ferito il fratello Antonio che ha provato a difenderlo. Tutto è accaduto intorno alle 20, di fronte al Blu Marine, in viale Dalmazia.

A colpirlo ripetutamente ad una spalla, al torace e alle gambe forse una persona che conosceva bene, con cui avrebbe dovuto trascorrere la serata ad una festa a San Salvo. I carabinieri hanno ascoltato diversi testimoni e hanno fermato Sandro Iarocci, vastese di 42 anni, già conosciuto dalle forze dell'ordine.

«Tutto è accaduto in pochi drammatici istanti», racconta ancora scossa la titolare del bar, «non ho capito nulla, ma è stato tremendo».

Non si conoscono i motivi dell'aggressione. Secondo il racconto di alcuni testimoni, i due erano al bar insieme ad altri amici per consumare un aperitivo. Pagato il conto sono usciti in strada, e subito dopo, in rapida successione, si sono sentiti i colpi.

Scutti è stato raggiunto da cinque proiettili di un revolver 357 Magnum. L'arma è stata trovata a terra, a pochi metri dall'ingresso del bar, che è anche una sala giochi. L'aggressore deve averla abbandonata prima di tentare la fuga.

La vittima si è poi trascinata all'interno del locale per cercare scampo. L'intervento del 118 è stato immediato, ma le condizioni dell'uomo sono apparse subito gravi. Ricoverato all'ospedale San Pio, Scutti è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza.

Nel tentativo di difendere il fratello dall'aggressione è rimasto lievemente ferito alla testa anche Antonio Scutti.

I due sono noti in città perché sono stati al centro di una serie di attentati alle loro barche da pesca. A dicembre dello scorso anno qualcuno ha appiccato il fuoco a quella di Antonio, versando così tanta benzina che parte del carburante, finito sull'arenile ha bruciato la sabbia. Poi, a gennaio di quest'anno, gli incendiari sono tornati in riva al mare e hanno tentato di bruciare il fuoribordo "Marilena", di proprietà di Graziano. Da allora il pescatore aveva deciso di dormire in una struttura di legno che ha sulla spiaggia per tenere sotto controllo la sua barca. «Se non è possibile avere più controlli», aveva detto Scutti, «chiediamo almeno di avere più luce per poterci difendere, queste barche sono la nostra vita».

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