Ispettori in municipio
Spese e costi del personale verifiche del ministero
LANCIANO. I conti del Comune sono finiti nel mirino del Mef, il ministero dell’Economia e delle finanze. Da una settimana due ispettori ministeriali stanno controllando e incrociando dati e...
LANCIANO. I conti del Comune sono finiti nel mirino del Mef, il ministero dell’Economia e delle finanze. Da una settimana due ispettori ministeriali stanno controllando e incrociando dati e spulciando tra carte e documenti. L’accertamento durerà ancora a lungo, almeno altre due settimane secondo quanto dichiarato dagli stessi ispettori ai dirigenti comunali.
Non si sa se si tratti di un controllo di routine o di un’ispezione a campione, come tante se ne susseguono in questi mesi sui conti e gli investimenti di privati cittadini. Di certo è dagli anni '90 il Comune non subiva un’ispezione sulle spese. I controlli stanno riguardando tutto l’operato dell’ente, compreso quello della precedente amministrazione. L’ispezione si concentra sul settore del personale e la spesa destinata ai dipendenti, concorsi e avanzamenti compresi.
Puntuali ogni mattina, già dalle 8 i due ispettori si mettono al lavoro ascoltando dipendenti e funzionari. Finita l’ispezione, tra circa due settimane, si saprà se ci saranno danni erariali e irregolarità nell’uso dei soldi pubblici e se ci saranno pesanti sanzioni da pagare così come accaduto nei mesi scorsi per il comune di Chieti.
La spesa per il personale era uno dei nodi più urgenti che la nuova amministrazione guidata dal sindaco Mario Pupillo aveva dovuto affrontare. Lo sforamento delle spese del 7% - il limite era il 40% e nel 2010 si è raggiunta quota 47% - aveva costretto l’amministrazione appena insediata a un drastico taglio. La spesa per il personale è stata quindi ridotta di circa un milione di euro e una cinquantina tra dipendenti e precari ha perso il posto di lavoro.
Lo sforamento del limite ha causato anche il blocco delle assunzioni e dei concorsi pubblici. Di qui un’opera certosina di contenimento delle spese che ha portato anche a tagliare il numero di dirigenti da otto a sei. Tra gli altri contenziosi in materia di fondi destinati al personale c'è anche la condanna, nel 2011, del comune di Lanciano per condotta antisindacale da parte del giudice del lavoro Flavia Grilli. A fare ricorso contro l’ente era stata la Cisl-funzione pubblica perché il Comune aveva destinato una parte del fondo risorse decentrate del 2010 solo a una stretta minoranza di dipendenti, una trentina, a fronte di un totale di 280 unità senza passare attraverso la contrattazione con le parti sociali. I fondi non erano stati erogati, ma resta la condanna per antisindacalità.
«Siamo tranquilli», dice l’assessore al bilancio Valentino Di Campli, «stiamo collaborando fattivamente alle attività degli ispettori e attendiamo l’esito del controllo».
Daria De Laurentiis
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