Spiraglio alla Valteck Imprenditori pronti a rilevare la fabbrica
Nuovo vertice a Roma sulla riconversione della Golden Lady Il sindaco Marisi: «Chiederò concretezza, basta illusioni»
VASTO. L’aumento della domanda di lavoro e la crescita esponenziale dei traffici mercantili a Punta Penna ha dimostrato che l’Abruzzo e il Vastese hanno argomenti validi per rilanciare l’economia. Servono strumenti adeguati e investimenti importati e concreti. «Investimenti che riescano a rimettere in moto un meccanismo che si è inceppato e non riesce più a ripartire», dice il sindaco di Gissi, Nicola Marisi. Il primo cittadino andrà mercoledì a Roma per partecipare all’incontro convocato dal ministero dello Sviluppo economico per discutere della riconversione-bis della Golden Lady. «Chiederò concretezza. Basta illusioni», afferma Marisi. L’atteggiamento dei sindacati è identico. «I lavoratori della Golden Lady hanno sofferto abbastanza», dicono Cgil, Cisl e Uil. In settimana riprende anche la procedura di riconversione del Pantalonificio d’Abruzzo. E intanto, visto l’interesse di alcuni imprenditori per la Valteck, Mario Codagnone, segretario della Cgil, invita la curatela fallimentare ad accellerare la procedura e offrire nuove chance per permettere ai lavoratori del gruppo Valsinello-Valteck di riprendere a lavorare.
La Golden Lady e la ripresa. I lunghi viali della Val Sinello sono desolatamente vuoti. Decine di strutture che potrebbero produrre benessere sono in abbandono. «La riconversione della Golden Lady deve essere il primo passo del risveglio della Val Sinello. Servono investimenti. Questo territorio e chi lo abita meritano di avere nuove chance. È quello che intendo sottolineare mercoledì a Roma», afferma il sindaco di Gissi, Nicola Marisi. La ripresa di un’azienda potrebbe contribuire alla ripresa delle altre. «L’area industriale della Val Sinello e la Golden Lady hanno il diritto di ricevere quello che era stato promesso due anni fa. Questa volta, però, chiederemo certezze e concretezza, non illusioni», afferma Marisi. «Evitiamo le speculazioni elettorali», aggiunge il primo cittadino. Cgil, Cisl e Uil ritengono importante la presenza a Roma dei rappresentanti della Regione. «Speriamo che almeno nelle sedi istituzionali gli assessori regionali di riferimento non facciano mancare il loro contributo», affermano Giuseppe Rucci (Cgil), Franco Zerra (Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uil).
Valteck. Da qualche settimana anche ai lavoratori della Valteck il futuro fa un po’ meno paura. All’orizzonte pare ci siano imprenditori disposti a rilevare il sito produttivo. Il 3 febbraio il giudice del lavoro ha concesso ai 15 operai di rientrare nella procedura fallimentare del gruppo Valsinello. In questo modo possono beneficiare della mobilità. Grande la soddisfazione di Mario Codagnone (Cgil) che invoca un altro piccolo sforzo da parte del giudice del lavoro: offrire alla Valteck e alla Valsinello l’opportunità di tornare ad operare. I sigilli al capannone della Valteck vennero messi il 30 ottobre 2013. Per gli operai che nonostante il periodo non facile avevano continuato a lavorare, era stato un duro colpo. I sindacati da quel momento hanno cominciato a cercare soluzioni. Ora pare che all’orizzonte ci siano novità interessanti. Dopo due anni di crisi nera la prudenza è massima, ma anche la determinazione a risollevarsi è tanta.
Paola Calvano
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