Stellantis, la produzione rallenta: +2% contro la previsione dell’11% 

Ma, nonostante il calo, ad Atessa e Pomigliano sono positivi i dati del gruppo nel primo semestre 2024 I sindacati chiedono maggiori garanzie, investimenti sui mezzi a idrogeno e stabilizzazione dei precari

ATESSA. Anche lo stabilimento di Atessa deve essere predisposto alla produzione di veicoli commerciali leggeri con la propulsione a celle a combustibile a idrogeno e il gruppo Stellantis deve incentivare ulteriormente la camperistica. Lo chiede la Fim Cisl per voce del segretario generale Ferdinando Uliano, in occasione del consueto report sulla produzione del primo semestre del 2024 che si chiude con 303.510 veicoli (-25,2 %), in forte calo rispetto al 2023.
Ancora una volta, nonostante la crisi di ordinativi, si conferma tuttavia il trend positivo degli stabilimenti di Atessa e Pomigliano. La produzione nei veicoli commerciali leggeri infatti, nei primi sei mesi dell’anno, ha raggiunto quota 117.000 unità, con un risultato positivo rispetto al 2023 del +2%. Lo stabilimento della Val di Sangro ha lavorato su 15 turni per tutti i primi sei mesi e, contrariamente al 2023, non ha subito fermi produttivi per mancanza di materiale (cosa che però si sta verificando in questi giorni per un contenzioso con la Sapa con conseguente chiusura collettiva del 4, 5 e ieri, 8 luglio, con ripresa regolare della produzione oggi).
«La previsione di inizio anno era di produrre 255mila veicoli commerciali con un incremento dell’11% rispetto ai 230mila del 2023», considera Uliano, «la situazione è cambiata a giugno, mese in cui per 15 giorni sono stati collocati con Cigo 400-600 persone a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati e dopo un calo del mercato dei camper. La produzione di cabinati per i camper, da 400 è passata a circa 100 al giorno. Ulteriore peggioramento si è visto nel mese di luglio dove l’azienda ha già comunicato un calo produttivo anche sulle produzioni Van. Da lunedì si lavora su due turni, coprendo con Cigo circa 800 persone, mentre dal 29 luglio al 4 agosto ci sarà un’altra settimana di cassa integrazione fino ad arrivare alle ferie collettive dal 5 al 19 agosto. Lo scorso settembre», insiste il numero uno di Fim Cisl, «sono stati stabilizzati, con contratti Stellantis a tempo indeterminato, 40 dei 180 lavoratori in staff leasing. A tutt’oggi sono presenti ancora 103 lavoratori in staff leasing da vari anni, precari che per noi devono essere stabilizzati. Non è accettabile che Stellantis continui a rinviare la questione. Non bisogna disperdere le professionalità su cui si è investito».
Il sindacato inoltre chiede la «convocazione immediata» a Palazzo Chigi per «definire tutti gli impegni necessari a garantire volumi, occupazione e prospettive che sono stati oggetto degli incontri fatti in minitero al tavolo permanente per lo sviluppo automotive. Per affrontare le transizioni in atto è importante indirizzare le risorse disponibili in maniera mirata».
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