ATESSA

Stellantis, situazione difficile tra stop produttivi e scioperi dei Cobas

La fabbrica si ferma perché secondo l'azienda mancano i componenti per il furgone e ricorre alla cassa integrazione. I sindacati di base sono contro la linea dell’ad Tavares e puntano l'indice sulla riduzione dei costi

ATESSA. Stop produttivi e scioperi dei Cobas alla Stellantis Europa Atessa, (ex Sevel) , la fabbrica più grande d'Abruzzo dove si producce il furgome modello Ducato. Lo stabilimento sia ferma sia per la mancanza di componenti per l'allestimento del fugone Ducato che per il ricorso a una nuova cigo dal 29 luglio al 4 agosto. Stanotte, per il terzo turno, e domani, 4 luglio, per il primo turno e quello centrale stop produttivo per problemi alla fornitura di componenti auto. Lo ha annunciato oggi ai sindacati la direzione aziendale. Per la sospensione di stanotte e domani è stato precisato che il fermo produttivo non riguarda il Ckd della Lastratura e la Covertion center della Finizione. La stessa azienda ha reso noto che verrà richiesto il recupero produttivo. Nella stessa riunione è stato inoltre comunicato il ricorso, precauzionalmente e in modo preventivo, ad un ulteriore settimana di cassa integrazione ordinaria, che si aggiunge alle altre già richieste. La nuova settimana di Cigo è stata fissata dal 29 luglio al 4 agosto prossimi ed è stata richiesta per il numero massimo del totale dipendenti dello stabilimento di Atessa. Questa decisione non riguarda il Ckd di lastratu

 

In risposta alla cassa integrazione e contro la linea dell’ad Stellantis, Carlos Tavares, i Cobas ex Sevel di Atessa annunciano una serie di stop

Le astensioni dal lavoro riguardano i recuperi produttivi e gli straordinari obbligatori. Nella nota dei Cobas viene evidenziato il sospetto che la presunta crisi del furgone sia in realtà solo uno modo per delocalizzare altrove la produzione, per esempio in Polonia dove la forza lavoro costa meno.

Di seguito la nota integrale: “Lavorare bene non è lavoro straordinario. Lo straordinario porta la cassa integrazione! Se per Adolfo Urso ministro delle imprese e del Made in Italy il clima con Stellantis è cambiato, noi diciamo che qui mancano le garanzie, perché il mercato dell’auto italiana nel nostro paese è in caduta libera. Ora anche in ex Sevel è iniziata la cassa integrazione che inizialmente coinvolgerà 400 lavoratori: durante questo periodo la produzione scenderà del 30%, coinvolgendo tutto l’indotto. Mentre verosimilmente nello stabilimento “specchio” in Polonia aumentano i turni e in Francia la crisi non si sente.

 La domanda dei furgoni è veramente in calo o è in atto la riduzione dei costi che ha intrapreso il signor Carlo Tavares da quando è alla guida di Stellantis? Noi Cobas siamo per una linea trasparente secondo il principio lavorare bene, per poter lavorare tutti! Il ‘lavorare bene’ per i capitalisti si traduce in ‘produttività’, cioè spesso ‘straordinario’. Perciò diciamo basta a eventuali recuperi produttivi e straordinari obbligatori proclamando sciopero:
– Sui Recuperi e Straordinari Obbligatori Di Tutti i Sabati, su ogni turno produttivo (del 06; 13; 20 e 27) di luglio 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.a (ex FCA Plastics Unit);
– Sui Recuperi e Straordinari Obbligatori Di Tutte le Domeniche, su ogni turno produttivo (del 07; 14; 21 e 28) di luglio 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.a.(ex FCA Plastics Unit)”.