Stipendi tagliati, autisti in protesta Appello di Forte: «Prego per voi»
L’arcivescovo: «Va ripreso un dialogo fruttuoso fra azienda e sindacati per il bene dei 70 dipendenti» Anche gli studenti del Savoia al fianco dei lavoratori: «Svolgono un servizio per noi fondamentale»
CHIETI. Striscioni contro i vertici aziendali della Panoramica e persino un manifesto mortuario dove il morto è il contratto aziendale, vale a dire gli accordi che la proprietà ha cancellato, tagliando al tempo stesso circa 350 euro al mese dalla busta paga.
A un anno esatto dalla disdetta di quanto previsto dalla contrattazione di secondo livello, il sindacato Ugl ha organizzato una protesta ieri mattina nella sede di via Picena raccogliendo il consenso della gran parte dei dipendenti. E per supportare la mobilitazione si sono mossi in tanti. In prima linea anche l’arcivescovo di Chieti Vasto monsignor Bruno Forte.
«La privazione delle indennità che coinvolge circa 70 famiglie», scrive monsignor Forte in una nota fatta arrivare ieri ai lavoratori, «ha prodotto sconforto tra i lavoratori che, nonostante i disagi e la preoccupazione per le loro famiglie e il loro futuro, non cessano quotidianamente di svolgere in modo regolare il loro lavoro a servizio del trasporto pubblico di studenti, lavoratori e cittadini tutti. Di fronte a tale situazione di forte disagio, auspico che sia promossa da parte delle istituzioni di ogni livello – regionale, comunale e aziendale – la ripresa di un dialogo fruttuoso con i dipendenti e le organizzazioni sindacali, al fine di ripristinare quanto previsto dalla legge e richiesto dalla dignità di quanti lavorano, contribuendo anche così a far ripartire il nostro Paese e la nostra città. Prego per i lavoratori e le loro famiglie», conclude l’arcivescovo, «come per i responsabili dell’azienda e spero vivamente che questo mio appello trovi ascolto e attenzione efficace».
Una presa di posizione netta e decisa quella di monsignor Forte, ma si fanno sentire anche i ragazzi dell’istituto superiore Luigi di Savoia che, attraverso il rappresentante d’istituto Giulio Ingannato, si schierano «al fianco dei lavoratori, comprendendo a pieno il disagio e la rabbia che stanno provando. Loro sono quelli che ci accompagnano oggi giorno a scuola e non solo. Sono come “genitori” che si prendono cura dei propri figli, facendoli arrivare a destinazione in sicurezza. Tengo inoltre a dire che i conducenti della Panoramica, sebbene siano stati privati di una parte di stipendio, non hanno mai smesso di fare il proprio lavoro nella maniera più impeccabile possibile».
Da parte dell’amministrazione comunale, invece, l’unico che si è fatto vedere alla manifestazione è stato il consigliere comunale di minoranza Maurizio Costa.
«Dalla famiglia Chiacchiaretta, che gestisce La Panoramica, non c’è stata alcuna risposta alla nostra manifestazione», dice il segretario provinciale Ugl Fabrizio Mancini, organizzatore dell’iniziativa insieme al segretario regionale di settore Giuseppe Lupo, «il vertice aziendale rivendica la mancanza di fondi regionali e una minore contribuzione rispetto ad alcuni anni fa, ma anche altre aziende in Abruzzo, private e pubbliche, si trovano nella stessa situazione, eppure nessun’altra ha disdetto il contratto di secondo livello. È passato un anno dalla decisione dell’azienda di disdire gli accordi di secondo livello. Ricordiamo ancora quel 15 giugno 2020 quando, in piena pandemia, con i lavoratori in cassa integrazione già da marzo, come un fulmine a ciel sereno è arrivata una nota della Panoramica che comunicava la disdetta di tutti gli accordi di secondo livello a partire dal 31 ottobre 2020. La Ugl sarà sempre a fianco dei lavoratori per chiedere che l’azienda ripristini il dovuto in busta paga».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
A un anno esatto dalla disdetta di quanto previsto dalla contrattazione di secondo livello, il sindacato Ugl ha organizzato una protesta ieri mattina nella sede di via Picena raccogliendo il consenso della gran parte dei dipendenti. E per supportare la mobilitazione si sono mossi in tanti. In prima linea anche l’arcivescovo di Chieti Vasto monsignor Bruno Forte.
«La privazione delle indennità che coinvolge circa 70 famiglie», scrive monsignor Forte in una nota fatta arrivare ieri ai lavoratori, «ha prodotto sconforto tra i lavoratori che, nonostante i disagi e la preoccupazione per le loro famiglie e il loro futuro, non cessano quotidianamente di svolgere in modo regolare il loro lavoro a servizio del trasporto pubblico di studenti, lavoratori e cittadini tutti. Di fronte a tale situazione di forte disagio, auspico che sia promossa da parte delle istituzioni di ogni livello – regionale, comunale e aziendale – la ripresa di un dialogo fruttuoso con i dipendenti e le organizzazioni sindacali, al fine di ripristinare quanto previsto dalla legge e richiesto dalla dignità di quanti lavorano, contribuendo anche così a far ripartire il nostro Paese e la nostra città. Prego per i lavoratori e le loro famiglie», conclude l’arcivescovo, «come per i responsabili dell’azienda e spero vivamente che questo mio appello trovi ascolto e attenzione efficace».
Una presa di posizione netta e decisa quella di monsignor Forte, ma si fanno sentire anche i ragazzi dell’istituto superiore Luigi di Savoia che, attraverso il rappresentante d’istituto Giulio Ingannato, si schierano «al fianco dei lavoratori, comprendendo a pieno il disagio e la rabbia che stanno provando. Loro sono quelli che ci accompagnano oggi giorno a scuola e non solo. Sono come “genitori” che si prendono cura dei propri figli, facendoli arrivare a destinazione in sicurezza. Tengo inoltre a dire che i conducenti della Panoramica, sebbene siano stati privati di una parte di stipendio, non hanno mai smesso di fare il proprio lavoro nella maniera più impeccabile possibile».
Da parte dell’amministrazione comunale, invece, l’unico che si è fatto vedere alla manifestazione è stato il consigliere comunale di minoranza Maurizio Costa.
«Dalla famiglia Chiacchiaretta, che gestisce La Panoramica, non c’è stata alcuna risposta alla nostra manifestazione», dice il segretario provinciale Ugl Fabrizio Mancini, organizzatore dell’iniziativa insieme al segretario regionale di settore Giuseppe Lupo, «il vertice aziendale rivendica la mancanza di fondi regionali e una minore contribuzione rispetto ad alcuni anni fa, ma anche altre aziende in Abruzzo, private e pubbliche, si trovano nella stessa situazione, eppure nessun’altra ha disdetto il contratto di secondo livello. È passato un anno dalla decisione dell’azienda di disdire gli accordi di secondo livello. Ricordiamo ancora quel 15 giugno 2020 quando, in piena pandemia, con i lavoratori in cassa integrazione già da marzo, come un fulmine a ciel sereno è arrivata una nota della Panoramica che comunicava la disdetta di tutti gli accordi di secondo livello a partire dal 31 ottobre 2020. La Ugl sarà sempre a fianco dei lavoratori per chiedere che l’azienda ripristini il dovuto in busta paga».
©RIPRODUZIONE RISERVATA