Studente aggredito durante la ricreazione
Spedizione punitiva: un gruppo di ragazzi scavalca il cancello della scuola e picchia nel cortile un giovane dell’istituto
VASTO. Minorenni violenti i città. Un gruppo di ragazzini d'età compresa fra i 15 e i 17 anni con un bambino di circa 10 anni al seguito, dopo aver scavalcato il cancello dell'istituto tecnico Enrico Mattei di via Rocco, ha aggredito uno studente coetaneo. È accaduto durante l’intervallo. Le telecamere della videosorveglianza hanno ripreso la scena. Il personale scolastico è immediatamente intervenuto in aiuto dello studente che cercava di difendersi. I teppisti sono stati costretti a fuggire La sequenza ha provocato grande preoccupazione e sconcerto.
«Ho denunciato l'accaduto alle autorità preposte», fa sapere il dirigente scolastico, Nino Fuiano, «dal momento che quei ragazzi sono entrati all'interno dell'istituto che dirigo, il Mattei ritiene di essere parte lesa e come tale si costituirà parte civile in un eventuale giudizio. L'auspicio è che grazie alle immagini i ragazzi violenti vengano identificati». Fuiano ha definito l’accaduto «un agguato» e ha espresso il proprio rammarico per la mancata presenza di forze dell’ordine nell’area circostante la scuola. «Purtroppo», si è rammaricato il dirigente scolastico, «tra l’Iis Mattei e il Polo Liceale Mattioli, non c'erano pattuglie della polizia locale. Bisognerebbe aumentare i controlli in via San Rocco, considerando la presenza di circa 2.000 studenti tra i 14 e i 19 anni».
Il preside, dopo aver rassicurato lo studente aggredito, ha provveduto a chiamare il genitore riferendo l'accaduto. È probabile che i genitori del minorenne presentino una denuncia contro ignoti. Il gruppetto di aggressori è estraneo alla scuola. Non è dato sapere se già in precedenza avessero minacciato lo studente. Anche se la dinamica di quanto accaduto appare chiara grazie alla videosorveglianza, il movente è tutto da appurare. Né si conosce in quante altre occasioni lo studente ha incontrato i suoi picchiatori. Chi ha assistito alla scena ritiene che i giovani aggressori fossero in attesa della vittima. Non appena il ragazzo è uscito in cortile per l'intervallo, con grande spavalderia hanno scavalcato il cancello dell'istituto tecnico. Ai testimoni è parso di assistere ad una sorta di punizione punitiva. Il giovane picchiato dovrebbe aver riconosciuto gli aggressori e viene esortato ad affidarsi alle forze dell'ordine senza timore.
La prima esortazione arriva dal sindaco Francesco Menna. «Quanto accaduto è spregevole, la violenza va sempre condannata», ha dichiarato indignato il primo cittadio non appena è stato informato dell'accaduto. «La mia speranza è che si faccia ampia chiarezza sull'accaduto, risalendo al movente, identificando e punendo i responsabili. Invito lo studente ad affidarsi alle forze dell'ordine e alla magistratura senza piegarsi al ricatto della violenza. Il fatto grave è che l'aggressione è avvenuta all'interno della scuola».
Gli aggressori dimostrando di non temere eventuali conseguenze, hanno voluto mostrare quello che erano capaci di fare. «Siamo di fronte», afferma il sindaco, «a un problema di sicurezza cittadina in generale. Quanto accaduto è un atto gravissimo di violenza, peraltro consumato nel cortile di una scuola. Un atto sul quale bisogna fare chiarezza totale fino in fondo e per il quale bisogna trovare i responsabili, ritratti dai video che ormai circola sui social. Un comportamento del genere ad opera di minori e alla presenza di un bambino, è intollerabile, e una città come Vasto e il mondo della scuola, non lo meritano».
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«Ho denunciato l'accaduto alle autorità preposte», fa sapere il dirigente scolastico, Nino Fuiano, «dal momento che quei ragazzi sono entrati all'interno dell'istituto che dirigo, il Mattei ritiene di essere parte lesa e come tale si costituirà parte civile in un eventuale giudizio. L'auspicio è che grazie alle immagini i ragazzi violenti vengano identificati». Fuiano ha definito l’accaduto «un agguato» e ha espresso il proprio rammarico per la mancata presenza di forze dell’ordine nell’area circostante la scuola. «Purtroppo», si è rammaricato il dirigente scolastico, «tra l’Iis Mattei e il Polo Liceale Mattioli, non c'erano pattuglie della polizia locale. Bisognerebbe aumentare i controlli in via San Rocco, considerando la presenza di circa 2.000 studenti tra i 14 e i 19 anni».
Il preside, dopo aver rassicurato lo studente aggredito, ha provveduto a chiamare il genitore riferendo l'accaduto. È probabile che i genitori del minorenne presentino una denuncia contro ignoti. Il gruppetto di aggressori è estraneo alla scuola. Non è dato sapere se già in precedenza avessero minacciato lo studente. Anche se la dinamica di quanto accaduto appare chiara grazie alla videosorveglianza, il movente è tutto da appurare. Né si conosce in quante altre occasioni lo studente ha incontrato i suoi picchiatori. Chi ha assistito alla scena ritiene che i giovani aggressori fossero in attesa della vittima. Non appena il ragazzo è uscito in cortile per l'intervallo, con grande spavalderia hanno scavalcato il cancello dell'istituto tecnico. Ai testimoni è parso di assistere ad una sorta di punizione punitiva. Il giovane picchiato dovrebbe aver riconosciuto gli aggressori e viene esortato ad affidarsi alle forze dell'ordine senza timore.
La prima esortazione arriva dal sindaco Francesco Menna. «Quanto accaduto è spregevole, la violenza va sempre condannata», ha dichiarato indignato il primo cittadio non appena è stato informato dell'accaduto. «La mia speranza è che si faccia ampia chiarezza sull'accaduto, risalendo al movente, identificando e punendo i responsabili. Invito lo studente ad affidarsi alle forze dell'ordine e alla magistratura senza piegarsi al ricatto della violenza. Il fatto grave è che l'aggressione è avvenuta all'interno della scuola».
Gli aggressori dimostrando di non temere eventuali conseguenze, hanno voluto mostrare quello che erano capaci di fare. «Siamo di fronte», afferma il sindaco, «a un problema di sicurezza cittadina in generale. Quanto accaduto è un atto gravissimo di violenza, peraltro consumato nel cortile di una scuola. Un atto sul quale bisogna fare chiarezza totale fino in fondo e per il quale bisogna trovare i responsabili, ritratti dai video che ormai circola sui social. Un comportamento del genere ad opera di minori e alla presenza di un bambino, è intollerabile, e una città come Vasto e il mondo della scuola, non lo meritano».
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