l’analisi
Sulla clinica pesano i tagli di diversi posti letto
CHIETI. «Quest’asta è un ulteriore prova d'appello per la definitiva vendita della clinica, utile a stabilizzare una realtà sanitaria importante per tutto l'Abruzzo. Speriamo solo che sia la volta...
CHIETI. «Quest’asta è un ulteriore prova d'appello per la definitiva vendita della clinica, utile a stabilizzare una realtà sanitaria importante per tutto l'Abruzzo. Speriamo solo che sia la volta buona». Davide Farina, segretario regionale Cisl funzione pubblica e sanità non nasconde le incertezze legate al buon esito dell’asta di vendita di Villa Pini. Come la mettiamo col regolamento Balduzzi? «Questo regolamento», risponde Farina, «prevede che le strutture di sanità privata con meno di 60 posti letto per acuti, almeno questa è l’ultima rivisitazione del testo, non possono essere più considerate ospedaliere».
Villa Pini, oggi, stando a fonti interne alla clinica, ne ha 72 ma con i tagli previsti dalla Regione arriverebbe a 59. Questo incide sul valore di mercato della struttura. Va detto che il cammino del regolamento è lungo e di certo peserà il verdetto delle urne di fine febbraio.
«E’ vero», continua Farina, «che la curatrice ha comunque abbassato di molto il valore della clinica, ma è altrettanto noto che la società Villa Pini ha perso diversi posti letto, basti pensare al solo taglio sulla psicoriabilitazione, passata da 359 del 2008 a 122 attuali, e anche il budget è stato limato, con un abbattimento del 10 per cento. In più pesa la decisione congelata dal Tar Abruzzo sull’ulteriore taglio di posti letto ospedalieri per il 18 per cento di quelli attuali. I 225 di riabilitazione intensiva, infine e di certo, vista la riforma regionale in atto sulla residenzialità extraospedaliera, non verranno in larga misura confermati».
Riforma che abbraccia anche la psicoriabilitazione e che mette in discussione budget complessivi nelle due aree per un ammontare fissato nel 2012 a circa 10 milioni complessivi. Conti che di certo i potenziali acquirenti stanno facendo e che Farina non nasconde: «Vedono incongruenti con il prezzo richiesto». (s.b.)
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