Tariffa triplicata La Tombesi protesta per il caro palestra
La spesa per gli allenamenti è insopportabile per la società «Prima erano 15 euro l’ora, adesso 40: non ce la facciamo»
ORTONA. La società Solur Padel, gestore del palazzetto dello sport di Fonte Grande, ha aumentato la tariffa oraria di affitto della struttura. Dall’inizio di questa stagione agonistica, infatti, è richiesto il pagamento di 40 euro a ora per l’utilizzo dell’impianto. Si tratta di quasi del triplo rispetto a quanto solitamente richiesto dalle strutture pubbliche, ossia 15 euro l’ora.
Questa situazione mette in oggettiva difficoltà le realtà sportive di Ortona, che fanno fatica a stare dietro a queste nuove tariffe. «Pagare quasi tre volte la tariffa oraria è impossibile», commenta Alessio Tombesi, presidente della Tombesi C5, la principale realtà sportiva di Ortona che milita in serie A2 élite nei campionati nazionali di calcio a 5.
Sempre Tombesi descrive quanto sia diventato impegnativo allenare gli oltre cento bambini della loro scuola calcio nell’impianto di Fonte Grande. «Questa situazione», riprende Tombesi, «è causa di una ennesima perla compiuta dalla prima amministrazione comunale guidata dal sindaco Leo Castiglione che con delibera del 17 febbraio 2022, ha concesso il subentro (dichiarandone addirittura l'impossibilità come prevista dal contratto iniziale) del palazzetto di Fonte Grande ad un altro concessionario, che gestisce la struttura cercando comprensibilmente di trarne il massimo profitto per ripagare gli investimenti fatti. Ma chi si preoccupa dei tanti giovani che fanno sport? Chiedo, quindi, al governo cittadino, rappresentato in questo momento dal commissario prefettizio Gianluca Braga, di intervenire e di porre rimedio a una situazione creata da altri, che danneggia in maniera oggettiva la società Tombesi C5 e altre realtà sportive locali a discapito soprattutto dei tantissimi ragazzi che svolgono attività motorie è educative», conclude il presidente Tombesi.
Sembra che anche le scuole stia avendo problemi: i bambini che si recano nella struttura per fare motoria, infatti, non possono accedere agli spogliatoi e devono cambiarsi sulle tribune. (cr.or.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Questa situazione mette in oggettiva difficoltà le realtà sportive di Ortona, che fanno fatica a stare dietro a queste nuove tariffe. «Pagare quasi tre volte la tariffa oraria è impossibile», commenta Alessio Tombesi, presidente della Tombesi C5, la principale realtà sportiva di Ortona che milita in serie A2 élite nei campionati nazionali di calcio a 5.
Sempre Tombesi descrive quanto sia diventato impegnativo allenare gli oltre cento bambini della loro scuola calcio nell’impianto di Fonte Grande. «Questa situazione», riprende Tombesi, «è causa di una ennesima perla compiuta dalla prima amministrazione comunale guidata dal sindaco Leo Castiglione che con delibera del 17 febbraio 2022, ha concesso il subentro (dichiarandone addirittura l'impossibilità come prevista dal contratto iniziale) del palazzetto di Fonte Grande ad un altro concessionario, che gestisce la struttura cercando comprensibilmente di trarne il massimo profitto per ripagare gli investimenti fatti. Ma chi si preoccupa dei tanti giovani che fanno sport? Chiedo, quindi, al governo cittadino, rappresentato in questo momento dal commissario prefettizio Gianluca Braga, di intervenire e di porre rimedio a una situazione creata da altri, che danneggia in maniera oggettiva la società Tombesi C5 e altre realtà sportive locali a discapito soprattutto dei tantissimi ragazzi che svolgono attività motorie è educative», conclude il presidente Tombesi.
Sembra che anche le scuole stia avendo problemi: i bambini che si recano nella struttura per fare motoria, infatti, non possono accedere agli spogliatoi e devono cambiarsi sulle tribune. (cr.or.)
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