Tasse, sfuggono due evasori su tre
I dati dell’Agenzia per le entrate: incassati 6,5 milioni su quasi 20 accertati.
LANCIANO. Nel Frentano paga un evasore su tre. La maggior parte delle somme accertate dalle attività di controllo sulla frode, sia fiscale che dei tributi, non viene recuperata. Si perde tra contenziosi, trucchetti oppure se ne viene a capo solo dopo anni. E si tratta di cifre “astronomiche”: nel 2008 l’Agenzia delle entrate ha recuperato oltre 6,5 milioni di euro (nei 47 comuni del Frentano), cioè è all’incirca un terzo dell’intera somma accertata, che sfiorra i 20 milioni. Da dove arriva l’evasione? «Per lo più dalle imposte dirette», dice il direttore dell’Agenzia delle entrate di Lanciano, Carlo Ortolano, «poi da quelle di registro e dal lavoro sommerso. Molto evadono anche le aziende della Val di Sangro». I “furbi” ci sono anche nel terziario: lo scorso anno, in collaborazione con la guardia di finanza, sono stati chiusi 36 esercizi per la mancata emissione di scontrini fiscali.
L’ufficio di via Rosato ha per le mani anche tre casi di residenze fittizie, chi sposta la residenza all’estero per non pagare le tasse. E’ questo l’universo dell’evasione al quale proverà a dare un colpo l’accordo, siglato ieri in municipio, tra la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e il Comune. «Il Comune effettuerà segnalazioni su affitti in nero, residenze fittizie, tenore di vita che non corrisponde al reddito segnalato», spiega il direttore regionale, Giovanni Achille Sanzò, «in contropartita al Comune andrà il 30 per cento delle somme definitivamente riscosse». Tra i tributi locali si evadono Tarsu (tassa sui rifiuti) e Ici.
Annualmente ammonta a 400mila euro l’evasione sull’imposta comunale sugli immobili, e solo la metà viene incassata. «Ma l’accordo non va inteso come una delazione per i contribuenti, precisa l’assessore alle Finanze, Ermando Bozza (Pdl), «è invece uno strumento per raggiungere l’equità fiscale. Sarà importante anche per monitorare dal punto di vista fiscale il piano regolatore in approvazione».
L’ufficio di via Rosato ha per le mani anche tre casi di residenze fittizie, chi sposta la residenza all’estero per non pagare le tasse. E’ questo l’universo dell’evasione al quale proverà a dare un colpo l’accordo, siglato ieri in municipio, tra la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e il Comune. «Il Comune effettuerà segnalazioni su affitti in nero, residenze fittizie, tenore di vita che non corrisponde al reddito segnalato», spiega il direttore regionale, Giovanni Achille Sanzò, «in contropartita al Comune andrà il 30 per cento delle somme definitivamente riscosse». Tra i tributi locali si evadono Tarsu (tassa sui rifiuti) e Ici.
Annualmente ammonta a 400mila euro l’evasione sull’imposta comunale sugli immobili, e solo la metà viene incassata. «Ma l’accordo non va inteso come una delazione per i contribuenti, precisa l’assessore alle Finanze, Ermando Bozza (Pdl), «è invece uno strumento per raggiungere l’equità fiscale. Sarà importante anche per monitorare dal punto di vista fiscale il piano regolatore in approvazione».