Tempietti trascurati il Comune non ha più la gestione
Sito archelogico nell’incuria, Russo: convenzione scaduta Marzoli: Soprintendenza colpevole, amministrazione inerte
CHIETI. Risulta scaduta la convenzione che regola l’affidamento temporaneo al Comune del complesso archeologico dei Templi romani dalla Soprintendenza archeologica. È quanto precisa l’assessore al turismo, Marco Russo, in merito a quanto raccontato nei giorni scorsi dal Centro, sulle condizioni dei Tempietti e di altri importanti siti archeologici cittadini.
«Gli uffici dei due enti», spiega, «stanno provvedendo al rinnovo della convenzione: nelle more, l’utilizzo del sito deve essere gestito tramite rapporto diretto tra gli eventuali utilizzatori e gli uffici comunali, in modo da regolamentare l’uso del complesso archeologico nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di impiego».
Quanto agli atti di vandalismo, «si ripetono nel tempo». Ma Russo sottolinea che il Comune ha garantito la pulizia dell’area verde davanti ai Tempietti, che durante le vacanze natalizie hanno ospitato diverse manifestazioni oltre ad essere la sede dell’Infopoint. In più sono state ripristinate tutte le luci esterne ed interne del complesso archeologico, del quale il Comune paga le utenze. L’area adiacente alle poste centrali non è di competenza municipale, ma «l’amministrazione sta ugualmente provvedendo alla pulizia dell’area verde, anche se non può occuparsi di ciò che non è di sua proprietà».
«L’amministrazione Di Primio», conclude Russo, «fin dal suo insediamento ha riservato una particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale cittadino».
Un’affermazione con cui è in forte disaccordo il vicepresidente del consiglio comunale, Alessandro Marzoli, che parla di «responsabilità della Soprintendenza, con un’inerzia grave del sindaco, che del rilancio culturale aveva fatto il punto di forza della sua campagna elettorale».
A gennaio di due anni fa Marzoli, denunciando le pessime condizioni del parco archeologico della Civitella, si era offerto insieme ai Giovani Democratici di pulire gratuitamente la terrazza Belvedere e la piazzetta Di Resta. Alla fine del 2010 fu siglato un protocollo d’intesa tra direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo, Provincia e Comune, che di fatto rimase solo un’intesa .
«Che cosa vogliono fare di questa città?», chiede Marzoli all’amministrazione. «Da un punto di vista culturale la stanno abbandonando: non ci sono progetti, idee, iniziative, né la volontà di valorizzare il territorio».
Per il vicepresidente del consiglio comunale, in assenza di fondi da spendere per fare di Chieti un importante polo turistico-culturale, «si possono valorizzare le tante associazioni capaci, come già fatto in occasione del trekking urbano. Servono idee, progetti, magari fare richiesta per ottenere fondi europei. La crisi deve essere una risorsa per migliorare». Marzoli non risparmia critiche al presidente della Provincia Di Giuseppantonio: «Diceva di voler fare del chietino la Catalogna d’Abruzzo, ma poco ha fatto. Per la valorizzazione turistico-culturale siamo tornati indietro, quello che si fa non basta».
Francesca Rapposelli
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