Tir bruciati davanti alla De Cecco
Fara: distrutti tre mezzi pesanti di un privato, salvi altri due: indagini sul dolo
FARA SAN MARTINO. Tre Tir per il trasporto della pasta sono andati a fuoco nella notte tra sabato e domenica, all’esterno del pastificio De Cecco. L’atto potrebbe essere di natura dolosa. Sull’incendio indagano i carabinieri di Lanciano. Le fiamme sono divampate sabato sera intorno alle 22,30. Gli autoarticolati erano posteggiati su un’area privata, all’esterno del piazzale del pastificio De Cecco. I tre camion erano affiancati. Uno era vuoto, mentre gli altri due erano già carichi di pasta e crusca. Il fuoco potrebbe essersi sprigionato da uno degli automezzi e poi essere divampato agli altri due. Anche altri due mezzi pesanti sono stati toccati dalle fiamme ma, immediatamente spostati, hanno riportato solo danni lievi. Sul posto sono intervenute tre squadre di vigili del fuoco da Casoli, Lanciano e Atessa, che con le autobotti sono state impegnate a spegnere il fuoco fino alle 4,30 di domenica mattina. Dei rilievi si sono occupati i carabinieri della caserma di Palombaro. Un’informativa sul rogo è stata inviata alla Procura di Chieti.
I tre camion sono andati completamente distrutti. La stima precisa dei danni è in corso, ma si tratta di una cifra ingente. Sulle cause dell’incendio non si esclude alcuna ipotesi: potrebbe essersi trattato di un atto doloso oppure le fiamme potrebbero essersi sprigionate accidentalmente per un corto circuito su uno dei mezzi.
«Stiamo indagando», dice il capitano della compagnia di Lanciano, Massimo Capobianco, «per ora non sono stati trovati particolari inneschi che fanno ipotizzare principalmente il dolo».
I mezzi appartengono tutti ad una società di autotrasporto di Fara San Martino. I carabinieri indagano a tutto tondo, non tralasciando alcun particolare. Come il fatto che la società, lo scorso anno, è rimasta coinvolta in un’indagine della Procura e della polizia per usura e associazione a delinquere finalizzata alla truffa, che portò in carcere due persone, una di Frisa e l’altra di San Vito. Altre tredici, tra cui gli stessi usurati e loro familiari, furono indagate.
La notizia del rogo si è diffusa ieri mattina nel paese in festa per il santo patrono. Tra le bancarelle del mercato di San Martino, affollate di gente, non si parlava d’altro.
La famiglia proprietaria dei tir è molto conosciuta e svolge questo mestiere da anni. La società, che due anni fa ha cambiato nome, ha buone credenziali e contatti con molte attività commerciali.
Stefania Sorge
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