Traffici container Arrivano De Cecco e Rustichella

Le due aziende avviano la spedizione di merci sulle navi Dai marmisti di Apricena 60 colli per l’Estremo Oriente

VASTO. Sempre avanti con il vento in poppa. A quattro mesi dall’arrivo a Punta Penna della prima nave porta container, il grafico dei movimenti promuove lo scalo istoniense a pieni voti. Aumentano i colli sbarcati e si allunga l’elenco delle aziende e dei prodotti esportati. Anche la De Cecco, l’industria che ha reso famosa nel mondo la pasta abruzzese, ha cominciato a spedire merce da Punta Penna. E come lei il pastificio Rustichella D’Abruzzo. I clienti più affezionati degli ultimi mesi sono stati i marmisti di Apricena. Pilkington resta una delle clienti più affezionate.

«Punta Penna non ha deluso le aspettative», conferma Pietro Marino, agente marittimo nonchè titolare dell’agenzia Marino. «Settimanalmente lo scalo vastese conta una movimentazione media di 130 container fra sbarchi e imbarchi. Non sono solo le grandi industrie a preferire il trasporto via mare. Sempre più medie e piccole imprese preferiscono le navi feeder ai tir».

I carichi in genere avvengono il martedì o il mercoledì. Lo scorso fine settimana in via del tutto eccezionale si è lavorato anche di sabato. «Fra i clienti più prestigiosi abbiamo da qualche settimana la De Cecco», conferma Marino. «La grande azienda alimentare esporta pasta in Arabia Saudita. Diversi i prodotti che prendono la via dell’Estremo Oriente. «I marmisti di Apricena hanno spedito qualche giorno fa 60 container per la Cina», dice l’agente marittimo. A Punta Penna sono stati imbarcati anche colli di soda per la Bulgaria.

Fra le industrie che importano in prima fila c’è la Pilkington. Il colosso del vetro del gruppo Nippon Sheet Glass importa sabbia da Sousse, in Tunisia. Le richieste all’autorità marittima continuano a crescere contestualmente al numero di navi. Nell’ultimo trimestre il traffico è cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo del 2102. Fra le new entry c’è il pastificio Rustichella D’Abruzzo di Penne. Il trasporto merci è affidato alla Maersk e alla compagnia mercantile Evergreen, la quarta compagnia mondiale nel settore delle navi porta container.

La vitalità di Punta Penna assume ancora più importanza se si considera la fase estremamente delicata attraversata dall’economia italiana e dalla recessione dell’industria regionale e locale. Durante il fine settimana non è sfuggita ai vastesi la presenza al largo di una nave porta container in attesa di entrare nello scalo marittimo. Il ventaglio dei settori merceologici si allarga. Non più solo furgoni Ducato della Val di Sangro. Diverse le aziende siderurgiche che guardano con interesse al nuovo traffico mercantile. Motivo in più per Confindustria per riuscire ad ottenere l’agognata linea ferroviaria nello scalo portuale. Gli esperti non hanno dubbi. L’import-export via mare è la nuova via per riprendere a crescere. Il nuovo sistema di trasporto sta creando nuove nicchie di lavoro ed è positivo anche dal punto di vista ambientale. Trasferire e ricevere merce via mare significa liberare l'autostradale e agevolare il turismo.

Paola Calvano

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