Tram-treno in città così la Sangritana rilancia la ferrovia

7 Luglio 2012

Presentato il piano che collega Castel Frentano a San Vito Di Nardo: niente passaggi a livello e circolazione snella

LANCIANO. Un utilizzo nuovo e moderno del trasporto locale. È stato presentato così il tram-treno della Sangritana che ripercorre la linea ferroviaria in disuso dalla stazione di Crocetta di Castel Frentano fino a San Vito marina. Smantellare il vecchio tracciato che taglia in due la città di Lanciano e arriva fino al mare, sarebbe costato all’azienda di più che riorganizzarlo sfruttando la linea già presente.

Il tram-treno, o metropolitana di superficie, si presenta quindi come “un mezzo moderno, ecologico e dinamico” secondo la visione dell’azienda di trasporto regionale. Il progetto, che rientra negli obiettivi che si pone la Sangritana nell’anno del suo centenario, potrebbe essere operativo già dal prossimo anno. Questo perché da Lanciano a San Vito è già presente un binario con le traversine in cemento.

I lavori alla Sangritana sono già in fermento. Per rendere operativo il nuovo tram bisognerà, così come ha spiegato il presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo, «riattivare immediatamente la tratta tra Marcianese e San Vito paese e l’infrastruttura viaria da Crocetta a San Vito». Sono da superare, invece, alcuni ostacoli rappresentati da un ponte storico lungo il percorso, un forte dislivello e tre gallerie. Il progetto comprenderà anche la riqualificazione della stazione storica della Sangritana, in pieno centro a Lanciano.

Già a ottobre scorso la Sangritana aveva ottenuto la firma di un protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale che ha inserito la riqualificazione dell’area Sangritana nel programma integrato d’intervento. E diversi apprezzamenti erano giunti anche dai sindaci della costa dei trabocchi, Rocco Catenaro per San Vito e Gianni Di Rito per Rocca San Giovanni, a cui pure era stato sottoposto il progetto della metropolitana leggera.

Per Lanciano, invece, oltre al vantaggio di un nuovo mezzo di trasporto che potrà servire la città e collegarla al mare, il Comune otterrà un ampio parcheggio sotterraneo proprio in corrispondenza della vecchia stazione. I posti auto saranno circa 200-300. E nella riqualificazione dell’area sono previsti locali commerciali, museo, archivio storico, auditorium e perfino un piccolo polmone verde nel cuore della città. «Il vantaggio di questo mezzo di trasporto», sottolinea il presidente Di Nardo, «è che è possibile disegnare le fermate a seconda delle necessità. Una delle rivoluzioni, invece, sarà l’eliminazione dei passaggi a livello mentre l’imbuto attuale tra via Del Mancino e l’incrocio con via Ferro di Cavallo e via Dalmazia potrà essere allargato con il vantaggio di una circolazione viaria più snella».

Daria De Laurentiis

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