Trasporti con i container c’è anche la ditta Saquella
Continuano le adesioni all’attivazione della tratta marittima Vasto-Trieste L’industria di caffè esporta l’espresso in Canada e ha un deposito in Germania
VASTO. Non solo Sevel, Honda e Pilkington. Anche l’azienda Saquella guarda con interesse al nuovo traffico mercantile del porto di Punta Penna. I titolari della prestigiosa azienda pescarese hanno contattato Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti, per essere messi al corrente di costi, modalità e procedure delle esportazioni con navi feeder. Per l’industria del caffè che esporta il suo famoso espresso in Canada e dal 1997 ha un deposito in Germania, il trasferimento del prodotto su navi container è importante.
Il porto di Punta Penna è servito settimanalmente dalla Dirhami, piccola portacontainer capace di 210 teu. Grazie alla Maersk, alla Cma-Cgm e alla Evergreen che collegano Vasto a Trieste passando per Ancona e Ravenna, i servizi transoceanici verso i principali porti dell’Estremo Oriente e dei Paesi del Mediterraneo sono da qualche giorno una realtà.
«Fino a oggi le aziende abruzzesi sono state costrette a raggiungere via terra i porti di Salerno o Ancona. Partendo da Vasto le industrie contano di risparmiare dai 400 ai 600 euro su ogni contenitore. È evidente che in un momento di gravi difficoltà economiche, poter ridurre i costi per un’azienda è importantissimo», rimarca Paolo Primavera.
L’interessamento dell’azienda Saquella riempie d’orgoglio anche Alberto Rossi, il responsabile del Gruppo Frittelli, l’operatore marittimo che gestisce le operazioni e naturalmente la Tmt di Trieste che coordina i servizi transoceanici. I nuovi servizi offerti dal porto di Punta Penna sono stati accolti con entusiasmo anche in Friuli. «Trieste diventa il porto di riferimento delle industrie abruzzesi grazie al porto di Vasto e a Confindustria», ha scritto qualche giorno fa la stampa friulana.
Il gemellaggio fra Vasto e Trieste piace a tutti. Paolo Primavera per scaramanzia non vuole sbilanciarsi. «Ho ricevuto numerosi contatti anche da importanti industrie molisane e pugliesi. Ci sono poi aziende alimentari che chiedono anche servizi di controllo e analisi dei prodotti direttamente nel bacino portuale. Questo potrebbe offrire opportunità di lavoro a centri specializzati del territorio. Adesso è il momento di seminare e di dimostrare la validità del servizio. La speranza, naturalmente, è di veder presto migliorare i collegamenti viari con Punta Penna e riuscire ad ottenere l’arrivo della ferrovia nello scalo portuale», ribadisce l’industriale. «È un passaggio necessario per non perdere il treno della ripresa».
E fra due settimane, subito dopo la tornata delle elezioni politiche, a Punta Penna arriverà un funzionario ministeriale per eseguire il sopralluogo necessario all’approvazione e varo del nuovo piano regolatore portuale. Sia il Comune e sia l’autorità marittima hanno già redatto la documentazione tecnica.
Paola Calvano
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