Travolto in moto dal Tir A processo il camionista
Il gip rinvia a giudizio il conducente del mezzo contro il quale si schiantò Conicella L’incidente il 19 ottobre di due anni fa sulla strada Casoli-Fara San Martino
LANCIANO. Omicidio colposo: è da quest’accusa che dovrà difendersi nel processo fissato dal giudice per le udienze preliminari, Marina Valente, per il 3 febbraio 2015, Alessio Gentile, 34 anni, di Santa Maria Imbaro. Un’accusa derivante da un incidente stradale nel quale l’uomo fu coinvolto, e per l’accusa in parte responsabile, il 19 ottobre 2012 quando alla guida di un autotreno si scontrò con la moto Honda 1000 guidata da Tiziano Conicella, 23 anni, di Lama dei Peligni che morì sul colpo. Incidente avvenuto lungo la strada provinciale 95 che da località Cipollaro di Casoli porta verso il bivio di Palombaro e Fara San Martino.
Ieri il giudice Valente ha deciso per il rinvio a giudizio di Gentile su richiesta del procuratore Francesco Menditto che in aula ha sostenuto che l’uomo «percorreva la provinciale 95 verso Fara San Martino-Casoli a velocità superiore a quella di cantiere fissata a 30 chilometri orari, visto che andava a 45» e «che la guida non era idonea alle condizioni della strada. Che dopo aver sorpassato un trattore rientrando da una semicurva si è scontrato con una moto Honda che veniva dal senso opposto di marcia, causando la morte di Tiziano Conicella».
A ricostruire l’incidente sono stati i carabinieri della caserma di Casoli e di Lama dei Peligni. Per i militari Conicella, molto conosciuto a Lama e nei centri vicini per la sua bontà e disponibilità nell’organizzare iniziative in cui c’era da aiutare gli altri, si è trovato il mezzo pesante di fronte e non è riuscito ad evitarlo. Era in sella alla sua nuova moto, una Honda mille - lui adorava le moto - e stava tornando in paese dalla famiglia. Nell’affrontare il tratto di semicurva, dopo essersi lasciato sulla destra un distributore di benzina, si è imbattuto nel Tir che secondo i carabinieri, rientrava da un sorpasso a un trattore, e non è riuscito ad evitarlo. Invano anche il tentativo di Gentile di evitare l’impatto Nel corso del processo si cercheranno di chiarire meglio i fatti e le eventuali colpe.
Teresa Di Rocco
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