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Tribunale da salvare raccolte 5 mila firme
VASTO. Il primo obiettivo è stato raggiunto. Gli avvocati di Vasto, smentendo anche i più scettici, sono riusciti a raccogliere le cinquemila firme necessarie per chiedere la revisione del decreto...
VASTO. Il primo obiettivo è stato raggiunto. Gli avvocati di Vasto, smentendo anche i più scettici, sono riusciti a raccogliere le cinquemila firme necessarie per chiedere la revisione del decreto Severino e la soppressione del tribunale istoniense.
«Sappiamo che anche altri colleghi di altri palazzi di giustizia hanno fatto lo stesso. Ora chiediamo che venga programmato un tavolo tecnico con i parlamentari e i politici abruzzesi e del Vastese. A questo punto tocca a loro difendere questo presidio di legalità», afferma l’avvocato Gabriele D’Ugo, presidente del comitato antisoppressione. «Gli ultimi avvenimenti di cronaca e l’immediata risposta della magistratura inquirente e giudicante hanno dimostrato quanto sia importante la presenza del palazzo di giustizia a Vasto. Grazie alla presenza dei giudici i presunti responsabili di tre omicidi sono stati identificati in poche ore. Ai nostri politici tocca ora convincere il guardasigilli Paola Severino, o chi prenderà il suo posto, della assoluta necessità di avere un tribunale in una località di frontiera. E sempre loro devono rimarcare l’incostituzionalità di un provvedimento che ha programmato la riorganizzazione degli uffici giudiziari senza tenere conto delle effettive esigenze e puculiarità del territorio».
Il presidente della Provincia,Enrico Di Giuseppantonio, in diverse occasioni si è dichiarato d’accordo con gli avvocati. Lo stesso hanno fatto i sindaci di Vasto, San Salvo e Cupello e Schiavi d’Abruzzo, Luciano Lapenna, Tiziana Magnacca, Angelo Pollutri e Luciano Piluso. «Chiediamo anche a loro di sollecitare i parlamentari abruzzesi a difendere i tribunali del Chietino», insistono gli avvocati. (p.c.)
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