Parte degli uffici giudiziari in via Arniense. Tensione tra gli avvocati per le dimissioni di Tatozzi
Tribunale, inizia il trasloco
Di Giuseppantonio dà le chiavi dell’antico ospedale
CHIETI. Il presidente della Provincia consegnerà le chiavi del vecchio ospedale al presidente del Tribunale Spiniello oggi o al più tardi domani. Enrico Di Giuseppantonio, mantenendo gli impegni presi, lo ha comunicato nell’assemblea in corte di assise lo scorso lunedì.
I locali della Provincia, di via Arniense, dove anticamente, alloggiava l’ospedale e fino a qualche giorno fa occupati dai servizi sociali provinciali, sono stati tutti sgomberati di cose e persone. Da domani può comiciare il trasloco delle mobilia, computer e fascicoli del palazzo di giustizia di piazza Vittorio Emanuele, parzialmente inagibile dal terremoto del 6 aprile.
Il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ha mantenuto gli impegni presi dal suo predecessore Tommaso Coletti in un accordo di programma con il Comune, dimostrando, e lo dicono dalle file dalla maggioranza in Municipio, profilo istituzionale. Prima della firma del contratto di locazione si erano palesati alcuni problemi legati all’ammontare del canone 287.712 euro. Ma alla fine il Comune ha avuto uno sconto di qualche migliaio di euro e il contratto è stato finalmente firmato. Ci si aspetta quindi una temporanea sospensione delle attività giudiziarie per il tempo strettamente necessario al trasloco e alla sistemazione dei computer.
Udienze civili, penali e il lavoro delle cancellerie riprenderà, come ha detto lo stesso presidente del tribunale Geremia Spiniello per i primi di novembre. Nelle stanze dell’edificio di via Arniense verrà trasferita una parte degli uffici giudiziari, gli altri resteranno tra il palazzo di giustizia, quello agibile, e l’edificio adiacente, ex ferramenta Galliani. Finisce così un periodo difficile, 7 mesi circa, per gli operatori della giustizia teatina: giudici, avvocati, impiegati, questi avevano minacciato anche lo stato di agitazione, e utenza, tutti costretti a lavorare in condizioni molto disagiate. Inoltre ci sarà la possibilità di mettere in sicurezza la parte inagibile del palazzo di giustizia. A questi lavori seguiranno anche quelli di collegamento con il vecchio ospedale, di costruzione di un parcheggio seminterrato a largo Cavallerizza verso la realizzazione della cittadella giudiziaria.
Intanto, mentre fervono i preparativi per il trasferimento, si respira un clima piuttosto teso all’ordine degli avvocati, dopo le dimissioni con lettera «al pepe» di Camillo Tatozzi. Ieri c’è stato un consiglio strardinario per affrontare il caso, molto raro, di dimissioni del presidente, e soprattutto della sua sostituzione almeno fino alle nuove elezioni di gennaio.
I locali della Provincia, di via Arniense, dove anticamente, alloggiava l’ospedale e fino a qualche giorno fa occupati dai servizi sociali provinciali, sono stati tutti sgomberati di cose e persone. Da domani può comiciare il trasloco delle mobilia, computer e fascicoli del palazzo di giustizia di piazza Vittorio Emanuele, parzialmente inagibile dal terremoto del 6 aprile.
Il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ha mantenuto gli impegni presi dal suo predecessore Tommaso Coletti in un accordo di programma con il Comune, dimostrando, e lo dicono dalle file dalla maggioranza in Municipio, profilo istituzionale. Prima della firma del contratto di locazione si erano palesati alcuni problemi legati all’ammontare del canone 287.712 euro. Ma alla fine il Comune ha avuto uno sconto di qualche migliaio di euro e il contratto è stato finalmente firmato. Ci si aspetta quindi una temporanea sospensione delle attività giudiziarie per il tempo strettamente necessario al trasloco e alla sistemazione dei computer.
Udienze civili, penali e il lavoro delle cancellerie riprenderà, come ha detto lo stesso presidente del tribunale Geremia Spiniello per i primi di novembre. Nelle stanze dell’edificio di via Arniense verrà trasferita una parte degli uffici giudiziari, gli altri resteranno tra il palazzo di giustizia, quello agibile, e l’edificio adiacente, ex ferramenta Galliani. Finisce così un periodo difficile, 7 mesi circa, per gli operatori della giustizia teatina: giudici, avvocati, impiegati, questi avevano minacciato anche lo stato di agitazione, e utenza, tutti costretti a lavorare in condizioni molto disagiate. Inoltre ci sarà la possibilità di mettere in sicurezza la parte inagibile del palazzo di giustizia. A questi lavori seguiranno anche quelli di collegamento con il vecchio ospedale, di costruzione di un parcheggio seminterrato a largo Cavallerizza verso la realizzazione della cittadella giudiziaria.
Intanto, mentre fervono i preparativi per il trasferimento, si respira un clima piuttosto teso all’ordine degli avvocati, dopo le dimissioni con lettera «al pepe» di Camillo Tatozzi. Ieri c’è stato un consiglio strardinario per affrontare il caso, molto raro, di dimissioni del presidente, e soprattutto della sua sostituzione almeno fino alle nuove elezioni di gennaio.