Troppi metalli pesanti nell’aria: scatta l’allarme per via Custoza 

Risultati preoccupanti dalle analisi fatte dopo la segnalazione dal comitato Villabloc di polveri gialle Il Comune convoca un tavolo sulla situazione ambientale dell’area con Arta, Asl e polizia municipale

CHIETI. Metalli pesanti in “concentrazione elevata” nell’aria respirata dai residenti di via Custoza. È quanto risulta dal monitoraggio Arta (Agenzia regionale per la tutela ambientale) partito a dicembre scorso a seguito dell’allarme lanciato dal comitato Villabloc, che aveva notato una strana polvere gialla depositarsi nella zona. Ieri i risultati Arta sono arrivati al Comune che ha deciso di costituire uno specifico tavolo sulla situazione ambientale dell’area, invitando la direzione Ambiente della Regione Abruzzo, il dipartimento Prevenzione della Asl, l’Arta e la polizia municipale. L’incontro è fissato per mercoledì prossimo.
L’ALLARME DI VILLABLOC
A maggio 2023 il comitato Villabloc scrive al Comune chiedendo di capire cosa contenesse «la polvere gialla che si deposita ovunque in via Custoza». Il Comune a sua volta attiva l’Arta e parte l’indagine ambientale. «I tecnici Arta», riferisce il direttore Roberto Cocco in una lettera a Comune e Asl, «hanno eseguito vari sopralluoghi presso alcune abitazioni della zona di via Custoza rilevando l’effettiva presenza in ambienti di vita (balconi, giardini, scale esterne, carrozzerie di auto parcheggiate) di un evidente ingiallimento delle superfici, le cui origine e natura non erano immediatamente rintracciabili». L’Arta decide pertanto di avviare un monitoraggio: dal primo dicembre 2023 parte la campagna di misurazione attraverso specifici “deposimetri”, tesa a valutare la natura delle sostanze che vanno a depositarsi in alcune abitazioni di via Custoza. Vengono scelti cinque punti di campionamento e lo scorso 21 marzo si conclude il monitoraggio. Successivamente, il 17 giugno, il laboratorio di Pescara consegna all’Arta i risultati delle analisi effettuate.
METALLI PESANTI
I cinque punti di campionamento sono stati sistemati in tre abitazioni in via Custoza, nel giardino della parrocchia di Madonna delle Piane e nel parcheggio dell’azienda 2i Rete gas. «È evidente che le tre abitazioni investigate di via Custoza», si legge nella relazione dell’Arta, «sono investite da anomale deposizioni di alcuni metalli, in particolare ferro, zinco e manganese. Va evidenziata la significativa presenza del piombo in tutte e tre i campioni raccolti presso le tre abitazioni e, nel caso della sola abitazione numero 1, anche del cromo». L’unica area che considerata “pulita” è quella del giardino della parrocchia, semi-pulita anche quella dell’area del parcheggio, dove pure sono presenti alcuni inquinanti, anche se «non si sono raggiunte concentrazioni così elevate. Riguardo alla possibile origine di queste sostanze, deve essere considerato che le tre abitazioni interessate dal monitoraggio sono poste in prossimità dell’area industriale; le sostanze rintracciate in maggiore quantità sono compatibili con le lavorazioni di metalli».
EMERGENZA AMBIENTALE
Gli esiti nel monitoraggio sono stati inviati anche alla procura. Nel frattempo il Comune corre ai ripari e chiama tutti i soggetti interessati attorno a un tavolo per capire come affrontare la situazione che potrebbe trasformarsi in una nuova emergenza ambientale. «La tutela della pubblica incolumità e quella di un ambiente storicamente oberato”, dice il sindaco Diego Ferrara con gli assessori ad Ambiente e Salute, Chiara Zappalorto e Fabio Stella, «ci hanno spinto a fare un ulteriore passo, perché vogliamo cambiare in meglio la situazione di via Custoza e delle vie limitrofe che da anni aspettano azioni positive. Da qui l’idea di un tavolo che apriremo anche ai comitati che rappresentano i cittadini e con cui abbiamo avviato questo percorso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA