LANCIANO
Trovato morto lo studente universitario scomparso da giorni
Il corpo di Antonio Costantino, 34 anni, scoperto da un cacciatore a valle di Santa Giusta, non lontano dal fiume Feltrino
LANCIANO. Le speranze di ritrovare Antonio Costantino e di poterlo riabbracciare si sono infrante ieri pomeriggio. Un cacciatore di Torre Sansone che stava addestrando i suoi cani nelle campagne e boscaglia dove scorre il Feltrino, a valle di Santa Giusta, attorno alle 18 si è imbattuto nel corpo senza vita, ormai da giorni, del 34enne di Lanciano che si era allontanato volontariamente da casa, dove abitava col padre, mercoledì scorso.
Le ricerche palmo a palmo, soprattutto nell’area del Feltrino, dei vigili del fuoco, dei carabinieri, della protezione civile, gli appelli tramite i social anche dei familiari del ragazzo hanno purtroppo lasciato il posto alle lacrime, al dolore e allo sconforto. Una vita che Antonio, che aveva problemi psichici, ha deciso di spezzare a soli 34 anni, nel bosco e in quelle campagne che tanto amava. Trascorreva i pomeriggi, le serate, facendo lunghe passeggiate, cuffiette alle orecchie, verso la parte bassa della sua contrada, tra vigneti che lasciano il posto a uliveti e si intrecciano con una fitta boscaglia, alberi di querce e arbusti e a volte sbucava verso Torre Sansone, in direzione mare.
E le ricerche da sabato, quando cioè il padre ha presentato ufficialmente la denuncia ai carabinieri della compagnia di Lanciano (perché il figlio era solito «sparire» per un paio di giorni) intensificate da lunedì anche con droni, cani molecolari e un elicottero dei vigili del fuoco si erano concentrate proprio nel luogo che Antonio ha scelto per lasciare questa vita. Una scelta che forse aveva già fatto, uscendo di casa con indosso solo un paio di pantaloni corti, a torso nudo e soprattutto senza portarsi cellulare e documenti.
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