Tunnel, cantiere bloccato Il Comune ripulisce l’area
La zona di largo Barbella liberata dal materiale di risulta , recuperati posti-auto Il sindaco DI Primio: l’impianto va completato anche se lo ritengo inutile
CHIETI. Cantiere di Largo Barbella ingombrante e in totale degrado. Il Comune corre ai ripari con un blitz coordinato ieri mattina dall’assessore ai lavori pubblici Mario Colantonio spalleggiato dal sindaco Umberto Di Primio.
«La ditta non ha risposto al nostro sollecito e quindi», afferma Colantonio, «ci muoviamo in piena autonomia per porre fine ad una situazione di abbandono dell’area davvero indegna per la nostra città, peraltro in pieno svolgimento della Settimana mozartiana».
L’amministrazione comunale riporta un minimo di decenza a Largo Barbella dove verranno trasportati, attraverso due ascensori, gli utenti che imboccheranno il tunnel pedonale. Un’opera che rischia concretamente di restare un’incompiuta.
«Purtroppo i nostri timori, denunciati in tempi non sospetti quando eravamo seduti sui banchi dell’opposizione in Comune, si stanno rilevando fondati. Su questa infrastruttura» spiega il sindaco, «pende una causa avviata da alcuni residenti del posto che contestano l’assenza di adeguate vie di fuga nella cavità degli ascensori e, come se non bastasse, la ditta aggiudicatrice dei lavori vive una fase di oggettiva difficoltà per usare un eufemismo».
Non a caso l’ente ha iniziato le pratiche per annullare il contratto con la società Tecnovie srl di Teramo che nel 2009 ha strappato la realizzazione del tunnel pedonale in città per un importo complessivo che sfiora i 2 milioni di euro. Ma la ditta, da mesi, non risponde ai solleciti del Comune che, dapprima ha chiesto di riprendere in fretta gli interventi programmati e poi, in data 6 luglio, ha richiesto la messa in sicurezza in tempi rapidi dell’area del cantiere di Largo Barbella che delimita gli ascensori di risalita del tunnel. Ebbene, la società teramana sembra essere scomparsa nel nulla e si nega al telefono. Così il Comune ha rotto gli indugi e, con l’ausilio di tre operai e la supervisione dell’architetto Gianluca Mezzanotte, direttore dei lavori, ha ridotto il perimetro del cantiere, ha tolto il materiale di risulta abbandonato da mesi all’interno della superficie recintata e a provveduto a ripulire la zona dalla sporcizia. Recuperati anche un paio di posti auto a pagamento. «Giovedì incontrerò il legale rappresentante di Tecnovie nella speranza» annuncia il sindaco « di trovare una soluzione al problema. L’opera va completata anche se la ritengo un’inutile sperpero di denaro pubblico in quanto legata ad un raddoppio del parcheggio del terminal che non è stato neppure abbozzato».
Jari Orsini
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