Ubriaco alla guida dell’auto, assolto

Operaio rifà l’esame per la patente dopo 3 anni. Per il giudice non andava ritirata

LANCIANO. Ha dovuto ripetere tutto l’iter per riprendere la patente di guida e ha subito il sequestro dell’auto per tre anni, tutt’ora ferma, perché gli agenti di polizia lo avevo multato per guida in stato di ebbrezza. Ma al processo è stato assolto dal giudice Francesco Marino, perché il fatto non sussiste. È quanto accaduto a R.C., 50 anni, di Lanciano, rappresentato in aula dall’avvocato Errico Sacco.

I fatti risalgono al 4 febbraio 2010 quando l’imputato stava discutendo animatamente con un uomo per questioni di lavoro e quest’ultimo ha chiamato gli agenti della polizia avendo trovato R.C. in stato confusionale.

Le forze dell’ordine, però - come ha sostenuto l’avvocato Sacco nella difesa del suo assistito -appreso il suo stato di confusione e di manifestata ubriachezza, anziché consigliare al cittadino di tornarsene a casa o multarlo per altra ragione, hanno ritenuto opportuno invitarlo a mettersi in auto per spostarla, per giunta all’interno di un’area privata, per poi immediatamente contestargli il reato di guida in stato di ebbrezza tant’è che gli veniva accertato un tasso alcolemico di 2,5 grammi per litro nella prima misurazione, tasso poi sceso a 2 grammi per litro nella seconda verifica.

In aula i testi ascoltati dal giudice hanno ricostruito la vicenda così come si era verificata e come eta stata esposta dall’avvocato di R.C..Per cuio il giudice ha assolto l’imputato, decidendo anche per il dissequestro dell’auto.

«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto», ha commentato l’avvocato Sacco, «e aspetteremo le motivazioni della sentenza per valutare se chiedere i danni subiti dall’imputato il quale è risultato fortemente provato dall’accaduto».

Oltre al fatto che ha avuto l’auto sequestrata per tre anni e ha dovuto seguire nuovamente tutto l’iter per riavere la patente. (t.d.r.)

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