San salvo

Uccisa in casa, tre le parti civili

Omicidio Paganelli: richieste di risarcimento anche dagli scagionati

SAN SALVO. È sempre più delicata la posizione di Vito Pagano, 28 anni, accusato di avere ucciso la notte del 14 agosto 2012 Albina Paganelli, 68 anni. Martedì l’indagato sarà giudicato con il rito abbreviato. L’avvocato Giovanni Cerella, che difende la famiglia della vittima, ha già annunciato la costituzione di parte civile. Ma non sarà solo. Anche l’avvocato Marisa Berarducci chiederà il risarcimento del danno provocato al proprio cliente, G.G., accusato ingiustamente di complicità. G.G. ha denunciato Pagano per calunnia.

Un’altra denuncia per calunnia è stata fatta dagli avvocati Chierchia e Piserchia legali del romeno indicato da Pagano come l’autore del delitto e poche ore dopo scagionato. Il romeno, che quell’accusa fu arrestato, a distanza di mesi non ha ancora dimenticato la terribile esperienza.

A 9 mesi dall’omicidio, Pagano è cambiato. In una lettera ha chiesto scusa alla famiglia Paganelli e tutte le persone a cui ha fatto del male. «I Paganelli non possono perdonare un delitto così atroce», dice l’avvocato Cerella. «Pagano non era in grado di capire quello che stava facendo», insistono i suoi difensori, gli avvocati Clementina De Virgilis e Fiorenzo Cieri. (p.c.)

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