La disavventura di un pensionato di Fossacesia che ha prenotato la visita nell’ospedale frentano
Un anno per un’ecografia
Esame della carotide, il Cup: «Torni fra 345 giorni»
LANCIANO. Pochi giorni a un anno, esattamente 345 giorni. Ma di paziente attesa prima di essere sottoposto a un esame diagnostico: l’ecocolordoppler alla carotide. «Penso sia un tempo un po’ lungo, considerando anche la mia età, e che mi porta per forza di cose a pensare che mi trovo di fronte ad un disagio causato dal settore sanità non indifferente. Ma scherziamo?». La vicenda ha per scenario l’ospedale di Lanciano e a segnalare il disagio è un anziano di Fossacesia.
E’ su tutte le furie Giuseppe Natale, 78 anni, conosciuto a Fossacesia come “Peppe bus”, per il suo lavoro di conducente dello scuolabus cittadino dal 1988.
Ma facciamo un passo indietro. Natale, prima delle festività pasquali, di buon’ora è andato nello studio del suo medico di famiglia per farsi prescrivere l’esame alla carotide che ripete ogni anno, ormai da dieci anni.
Con la ricetta fresca in mano, cerca di non perdere tempo e nella mattinata raggiunge il Centro unico di prenotazione (Cup) dell’ospedale di Lanciano.
«Mi ero considerato un uomo fortunato», racconta Natale, «quando l’impiegata di turno allo sportello del Cup, nel ricevere la mia prescrizione medica e nel riconsegnarmela ha aggiunto: “L’appuntamento è fissato a marzo”. Bene, ho risposto, siamo al 24 marzo e tra qualche giorno vado a fare la visita. La mia felicità era tanta: mai era successa una cosa del genere in dieci anni di esami. Ma qualche minuto dopo, nel verificare la data fissata per l’ecodoppler, sono rimasto impietrito: sulla prenotazione era scritto 7 marzo 2011. In pratica da quel giorno mancavano 345 giorni all’esame».
Immaginabile lo stupore sul volto di Natale. «Tra l’altro non mi è stato chiesto nulla», prosegue nella lamentela, «né se era un controllo di routine, né tantomeno un esame da fare per la prima volta. Fatto sta che non si può far aspettare un utente 12 mesi per una visita. Mi sono trovato ad attendere al massimo sei mesi per quello stesso esame, ma un anno non si era mai verificato prima. Questa è la sanità? E’ una vera vergogna».
Per ovviare agli estenuanti tempi di attesa, spesso per le prestazioni i pazienti sono constretti a rivolgersi in altre strutture assistenziali convenzionate, come gli ospedali di Vasto, Casoli o Atessa, sempre se attrezzate per lo svolgimento degli esami richiesti, ma con gli innegabili disagi legati alle trasferte rispetto alla località di residenza. Le tappe sono sicuramente più brevi quando si ricorre alle strutture private.
Dalla Asl confermano che la situazione attuale di attesa per effettuare gli esami dell’ecodoppler alla carotide è quella segnalata dall’anziano di Fossacesia. «Se si ha urgenza si può andare negli altri ospedali dislocati nella zona. In questi casi si aspettano cinque mesi».
E’ su tutte le furie Giuseppe Natale, 78 anni, conosciuto a Fossacesia come “Peppe bus”, per il suo lavoro di conducente dello scuolabus cittadino dal 1988.
Ma facciamo un passo indietro. Natale, prima delle festività pasquali, di buon’ora è andato nello studio del suo medico di famiglia per farsi prescrivere l’esame alla carotide che ripete ogni anno, ormai da dieci anni.
Con la ricetta fresca in mano, cerca di non perdere tempo e nella mattinata raggiunge il Centro unico di prenotazione (Cup) dell’ospedale di Lanciano.
«Mi ero considerato un uomo fortunato», racconta Natale, «quando l’impiegata di turno allo sportello del Cup, nel ricevere la mia prescrizione medica e nel riconsegnarmela ha aggiunto: “L’appuntamento è fissato a marzo”. Bene, ho risposto, siamo al 24 marzo e tra qualche giorno vado a fare la visita. La mia felicità era tanta: mai era successa una cosa del genere in dieci anni di esami. Ma qualche minuto dopo, nel verificare la data fissata per l’ecodoppler, sono rimasto impietrito: sulla prenotazione era scritto 7 marzo 2011. In pratica da quel giorno mancavano 345 giorni all’esame».
Immaginabile lo stupore sul volto di Natale. «Tra l’altro non mi è stato chiesto nulla», prosegue nella lamentela, «né se era un controllo di routine, né tantomeno un esame da fare per la prima volta. Fatto sta che non si può far aspettare un utente 12 mesi per una visita. Mi sono trovato ad attendere al massimo sei mesi per quello stesso esame, ma un anno non si era mai verificato prima. Questa è la sanità? E’ una vera vergogna».
Per ovviare agli estenuanti tempi di attesa, spesso per le prestazioni i pazienti sono constretti a rivolgersi in altre strutture assistenziali convenzionate, come gli ospedali di Vasto, Casoli o Atessa, sempre se attrezzate per lo svolgimento degli esami richiesti, ma con gli innegabili disagi legati alle trasferte rispetto alla località di residenza. Le tappe sono sicuramente più brevi quando si ricorre alle strutture private.
Dalla Asl confermano che la situazione attuale di attesa per effettuare gli esami dell’ecodoppler alla carotide è quella segnalata dall’anziano di Fossacesia. «Se si ha urgenza si può andare negli altri ospedali dislocati nella zona. In questi casi si aspettano cinque mesi».
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