Una sola candidata al concorso del Comune
Cupello, protesta uno degli esclusi al bando per istruttore contabile part-time «Tra i requisiti c’è il servizio svolto a tempo indeterminato per cinque anni»
CUPELLO. Troppe indicazioni opinabili e modalità poco convincenti. Il concorso bandito dal Comune di Cupello finisce nella bufera. Il profilo professionale richiesto ai candidati era talmente specifico da ridurre la domanda a una sola persona. Un candidato deluso si è ribellato e ha deciso di esprimere pubblicamente le proprie perplessità.
Tutto è partito dal bando pubblicato due mesi fa sulla Gazzetta ufficiale. A pagina 98 il Comune di Cupello ha pubblicato l’annuncio di un bando (scadenza 24 giugno) per l’assunzione a tempo determinato part-time (18 ore settimanali) categoria giuridica D ed economica D1, profilo professionale “istruttore direttivo contabile”. Per ulteriori informazioni la Gazzetta rimandava al sito www.comunedicupello.it. Al bando ha risposto una sola candidata.
«Era inevitabile», ha scritto al Centro un candidato che non ha potuto partecipare non avendo i requisiti richiesti. «Per l’accettazione della domanda era chiesto il requisito di 5 anni di servizio prestato a tempo pieno in categoria D presso un Comune italiano», scrive il candidato deluso. «Ma chi, avendo la fortuna di avere un posto a tempo pieno in un Comune, lascia un posto di ruolo per partecipare ad un concorso a Cupello che prevede il part-time a 18 ore settimanali?», chiede l’escluso.
«Ci sono persone originarie del Vastese o che si sono innamorate di persone locali e che hanno interesse a venire da queste parti», taglia corto il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri. «Io non ho intenzione di rispondere al firmatario della nota di protesta. No ho nulla di dire se non ribadire che è stato fatto tutto nella massima trasparenza».
Non la pensano così i candidati che non hanno potuto presentare la domanda per partecipare ai colloqui. «Questo bando calpesta senza pietà i diritti di coloro che volevano avere solo la possibilità di andarsi a sedere davanti alla commissione esaminatrice, composta (anche questa è una stranezza) da dirigenti di un altro Comune. Perché nella commissione non c’era il responsabile del personale del Comune di Cupello e il segretario comunale di Cupello. Sarebbe importante ricevere delle risposte», scrivono i delusi auspicando di ottenere i chiarimenti che neppure attraverso il web sono riusciti ad avere. (p.c.)
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