Uomo di San Salvo travolto e ucciso mentre attraversa la strada a Montenero
Investito sulla Statale mentre riprende l’auto dopo una giornata al mare. Disposta l’autopsia
SAN SALVO. La comunità slovacca è sgomenta e addolorata. Non riesce a rassegnarsi alla morte di Anton Tamajka, 57 anni, investito e ucciso sulla Statale, al confine tra San Salvo e Montenero di Bisaccia, domenica sera, mentre raggiungeva la sua auto per tornare a casa dopo aver trascorso la giornata al mare con gli amici.
Sulla disgrazia indaga la Procura di Larino visto che la tragedia è accaduta in territorio molisano.
«Nessuno potrà più ridarci Anton», commentano con amarezza alcuni amici. La tragedia è avvenuta alle 20,30. L’operaio, carico di attrezzi e suppellettili da mare, dopo una giornata di spensieratezza sulla spiaggia libera della Marina di Montenero, stava attraversando la strada all’altezza dello svincolo per Montenero di Bisaccia, a poca distanza dal centro commerciale Costa Verde.
La vittima doveva raggiungere la sua auto. Non ci è riuscito. L’operaio è stato falciato a metà strada da un’Audi A3 condotta da un uomo di Petacciato che rientrava in Molise dopo aver trascorso la giornata a Vasto.
Anton Tamajka, trascinato per oltre 30 metri sull’asfalto, non ha avuto scampo. È morto sul colpo. Il primo a soccorrerlo è stato proprio il conducente dell’Audi. E sempre lui ha chiamato i soccorsi. Tutto inutile.
Il cuore dell’operaio non ha più ripreso a battere facendo sprofondare nella disperazione gli amici che hanno assistito impotenti alla scena. Attorno al corpo martoriato della vittima, i soccorritori hanno raccolto gli attrezzi da mare che Anton aveva portato con se.
Carabinieri e polizia stradale hanno compiuto accurati rilievi e ascoltato la testimonianza dell’investitore e dei testimoni. Il guidatore dell’Audi A3 sotto shock ha giurato di non avere visto l’uomo a causa del buio. Si sarebbe accorto del corpo solo dopo l’urto. Ha frenato immediatamente ma ormai non c’era più nulla da fare.
Dopo gli accertamenti e i rilievi andati avanti fino a notte inoltrata, la Procura di Larino ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli per l’autopsia.
«Un atto dovuto», spiegano le forze dell'ordine. Subito dopo il feretro sarà riconsegnato ai familiari che abitano a San Salvo.
L’intero paese aspetta di poter celebrare le esequie di Anton Tamajka, persona estroversa e affabile che si adattava a fare qualsiasi tipo di lavoro. «Non meritava di morire così», continuano a ripetere gli amici. (p.c.)
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