Urna senza sorprese Di Lorenzo (Honda) è il nuovo presidente
Il rappresentante degli industriali è stato eletto con venti voti favorevoli. Sette le schede bianche.
CHIETI. Non riserva sorprese l’urna della Camera di commercio. Silvio Di Lorenzo è da ieri il nuovo presidente dopo le operazioni di voto che hanno sancito l’uscita di scena del cavalier Dino Di Vincenzo, per due mandati al vertice dell’ente. Di Lorenzo, che è anche presidente di Confindustria e conserverà la carica sino a fine luglio, ha ottenuto venti voti a favore, uno in più di quelli preventivati alla vigilia. Sette le schede bianche. Il blocco costituito dagli industriali, consolidato dall’accordo strategico con la piccola e media impresa (Unipmi), ha portato in dote otto consiglieri sui 27 votanti complessivi, rispetto ai cinque direttamente espressi dall’associazione degli industriali.
Ma il capolavoro tattico realizzato negli ultimi mesi è consistito nell’intesa che Di Lorenzo ha intrecciato con altre categorie: Casartigiani, Confesercenti, Cna, Cooperazione, Unione consumatori, Abi, organizzazioni sindacali e, con ogni probabilità, la Confartigianato, che si è allineata all’ultimo minuto. Deluso e sconfitto Domenico Pasetti, presidente regionale della Coldiretti, la principale organizzazione dell’agricoltura. Vice presidente vicario nella passata legislatura e successore designato del presidente uscente Di Vincenzo, Pasetti ha di fatto ritirato la candidatura ma non l’ha presa bene. Prima del voto, è intervenuto contestando la condotta di Confindustria. Il patto ricordato da Pasetti prevedeva infatti un’alternanza tra le principali associazioni dell’ente camerale alla fine del mandato bis di Di Vincenzo.
Avvicendamento che non è avvenuto. Di conseguenza, il comparto agricolo composto da Coldiretti, Cia e Copagri (4 voti) ha messo nell’urna scheda bianca in segno di protesta. Lo stesso hanno fatto altri consiglieri, due del comparto commercio e la rappresentante del settore turismo di Confcommercio, Marisa Tiberio. Anche qui una piccola coda polemica, con il ritiro della flebile candidatura espressa dal presidente provinciale della principale associazione dei commercianti, Angelo Allegrino. A presiedere le operazioni di voto è stato chiamato il consigliere più anziano in carica, Ferdinando Buccella di Casartigiani. Il ruolo di scrutatori è spettato, invece, ai più giovani: Letizia Scastiglia (Cna), Paolo Primavera e Nicola D’Ippolito di Confindustria.
Le votazioni sono cominciate alle 10.52. Pochi minuti dopo, si è passati allo spoglio delle schede. Il 30 dicembre è fissata la prima riunione del consiglio camerale che a sua volta nominerà la giunta. Organismo che questa volta potrebbe essere composta da sei membri ai quali si aggiunge il presidente. In questo caso, le indiscrezioni parlano di un rappresentante ciascuno per agricoltura, artigiani, Confesercenti, Cna, Confindustria e cooperative. Il programma del nuovo presidente è in via di definizione e sarà aperto a tutte le rappresentanze. «La mia», assicura Di Lorenzo, «sarà una gestione condivisa. Chi vorrà potrà partecipare, potrà farlo senza preclusioni».
Ma il capolavoro tattico realizzato negli ultimi mesi è consistito nell’intesa che Di Lorenzo ha intrecciato con altre categorie: Casartigiani, Confesercenti, Cna, Cooperazione, Unione consumatori, Abi, organizzazioni sindacali e, con ogni probabilità, la Confartigianato, che si è allineata all’ultimo minuto. Deluso e sconfitto Domenico Pasetti, presidente regionale della Coldiretti, la principale organizzazione dell’agricoltura. Vice presidente vicario nella passata legislatura e successore designato del presidente uscente Di Vincenzo, Pasetti ha di fatto ritirato la candidatura ma non l’ha presa bene. Prima del voto, è intervenuto contestando la condotta di Confindustria. Il patto ricordato da Pasetti prevedeva infatti un’alternanza tra le principali associazioni dell’ente camerale alla fine del mandato bis di Di Vincenzo.
Avvicendamento che non è avvenuto. Di conseguenza, il comparto agricolo composto da Coldiretti, Cia e Copagri (4 voti) ha messo nell’urna scheda bianca in segno di protesta. Lo stesso hanno fatto altri consiglieri, due del comparto commercio e la rappresentante del settore turismo di Confcommercio, Marisa Tiberio. Anche qui una piccola coda polemica, con il ritiro della flebile candidatura espressa dal presidente provinciale della principale associazione dei commercianti, Angelo Allegrino. A presiedere le operazioni di voto è stato chiamato il consigliere più anziano in carica, Ferdinando Buccella di Casartigiani. Il ruolo di scrutatori è spettato, invece, ai più giovani: Letizia Scastiglia (Cna), Paolo Primavera e Nicola D’Ippolito di Confindustria.
Le votazioni sono cominciate alle 10.52. Pochi minuti dopo, si è passati allo spoglio delle schede. Il 30 dicembre è fissata la prima riunione del consiglio camerale che a sua volta nominerà la giunta. Organismo che questa volta potrebbe essere composta da sei membri ai quali si aggiunge il presidente. In questo caso, le indiscrezioni parlano di un rappresentante ciascuno per agricoltura, artigiani, Confesercenti, Cna, Confindustria e cooperative. Il programma del nuovo presidente è in via di definizione e sarà aperto a tutte le rappresentanze. «La mia», assicura Di Lorenzo, «sarà una gestione condivisa. Chi vorrà potrà partecipare, potrà farlo senza preclusioni».