Al via la prevenzione contro l’epidemia stagionale dell’influenza nei 28 Comuni della Asl
Vaccini, pronte 40mila dosi
Precedenza agli anziani e alle categorie a rischio
CHIETI. Una campagna di vaccinazione ad ampio raggio con 40mila dosi a disposizione per i 28 Comuni della Asl. L’azienda sanitaria avvia la campagna antinfluenzale contro l’epidemia stagionale garantendo i vaccini gratuitamente alle persone che rientrano nelle categorie a rischio indicate dal ministero della Salute. La campagna non riguarda l’influenza A/H1N1.
Per quest’ultima, è previsto un altro vaccino che sarà disponibile successivamente. I centri vaccinali della Asl sia quelli del servizio igiene del capoluogo e di Ortona sia quelli che dipendono dai distretti di base, vaccineranno i soggetti a rischio di età inferiore a 65 anni e superiore all’età pediatrica, ma anche assistiti di ogni fascia di età che, rientrando nelle categorie a rischio, si recheranno per propria scelta nei centri vaccinali.
I medici di base sono impegnati a vaccinare i propri assistiti nei servizi domiciliari integrati o in assistenza protetta e concorrono a vaccinare i cittadini più anziani di età pari o superiore a 65 anni. I pediatri di libera scelta concorrono invece al servizio per i bambini inseriti nelle categorie a rischio. L’anno scorso, nei Comuni della Asl fu vaccinato circa il 70 per cento dei pazienti di età pari o superiore a 65 anni. II servizio di igiene epidemiologia e sanità pubblica della azienda sanitaria invita tutti i cittadini a sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, compresi i soggetti sani che possono acquistare la dose direttamente in farmacia, al fine di ridurre i rischi per le complicanze legate all’influenza.
Nelle categorie a rischio sono considerati i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni; i bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete, malattie renali, tumori e altre patologie che comportano una carenza di anticorpi e un conseguente rischio di sviluppare le complicanze dell’influenza.
Tra le fasce a rischio rientrano bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, come pure le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e gli individui, di qualunque età, ricoverati nelle strutture per lungodegenti.
Vaccinazione obbligatoria anche per medici e personale sanitario di assistenza, familiari a contatto con soggetti ad alto rischio, assieme agli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. (cr.ch.)
Per quest’ultima, è previsto un altro vaccino che sarà disponibile successivamente. I centri vaccinali della Asl sia quelli del servizio igiene del capoluogo e di Ortona sia quelli che dipendono dai distretti di base, vaccineranno i soggetti a rischio di età inferiore a 65 anni e superiore all’età pediatrica, ma anche assistiti di ogni fascia di età che, rientrando nelle categorie a rischio, si recheranno per propria scelta nei centri vaccinali.
I medici di base sono impegnati a vaccinare i propri assistiti nei servizi domiciliari integrati o in assistenza protetta e concorrono a vaccinare i cittadini più anziani di età pari o superiore a 65 anni. I pediatri di libera scelta concorrono invece al servizio per i bambini inseriti nelle categorie a rischio. L’anno scorso, nei Comuni della Asl fu vaccinato circa il 70 per cento dei pazienti di età pari o superiore a 65 anni. II servizio di igiene epidemiologia e sanità pubblica della azienda sanitaria invita tutti i cittadini a sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, compresi i soggetti sani che possono acquistare la dose direttamente in farmacia, al fine di ridurre i rischi per le complicanze legate all’influenza.
Nelle categorie a rischio sono considerati i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni; i bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete, malattie renali, tumori e altre patologie che comportano una carenza di anticorpi e un conseguente rischio di sviluppare le complicanze dell’influenza.
Tra le fasce a rischio rientrano bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, come pure le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e gli individui, di qualunque età, ricoverati nelle strutture per lungodegenti.
Vaccinazione obbligatoria anche per medici e personale sanitario di assistenza, familiari a contatto con soggetti ad alto rischio, assieme agli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. (cr.ch.)