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Vandali al parco giochi e danni alla pista ciclabile

VASTO. Danni all’area verde di via Ciccarone e lungo la pista ciclabile della Marina. Il nuovo anno è iniziato male per il Comune che, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con i raid vandalici....

VASTO. Danni all’area verde di via Ciccarone e lungo la pista ciclabile della Marina. Il nuovo anno è iniziato male per il Comune che, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con i raid vandalici. Questa volta è stato preso di mira il parco giochi annesso al parcheggio pubblico adiacente la scuola media Rossetti, dove hanno completamente divelto lo scivolo, danneggiando in maniera irreparabile gli altri giochi per bambini.

«I danni ammontano a 20mila euro», fa sapere il geometra Ignazio Rullo, responsabile dell’ufficio Servizi, «lo scivolo è stato completamente sradicato. Rotti anche percorso vita, gradinata e tunnel».

Dall’ultima conta dei danni non sfugge neanche la pista ciclabile di Vasto Marina, che costeggia un rarissimo ambiente dunale tutelato da leggi nazionali e comunitarie. Nel tratto centrale del percorso riservato alle biciclette, in contrada San Tommaso, sono stati eseguiti dei lavori non autorizzati per la posa in opera di tubi da parte di privati, che hanno avuto come conseguenza il danneggiamento del “tappetino” in materiale eco-compatibile. Un pezzo dello speciale asfalto (che consente ai ciclisti di percorrere la pista in sicurezza) è stato asportato per fare lo scavo e al suo posto è comparso del terriccio che rende quel tratto particolarmente insidioso.

Chi ha segnalato il fatto al Comune racconta di aver visto nei giorni scorsi due tubi che affioravano dal terreno. Non sarà difficile per l’ente risalire alla persona che con tanta leggerezza ha eseguito i lavori in area demaniale e senza preoccuparsi di ripristinare lo stato dei luoghi.

La polizia municipale, che ha già fatto un sopralluogo, sta effettuando gli accertamenti.

«Come cittadino sono amareggiato, come naturalista preoccupato», commenta Stefano Taglioli, ex presidente del Wwf e referente della Cogecstre, «questi lavori, oltre ad essere propedeutici ad altri interventi nell’area protetta, dimostrano scarsa considerazione che si continua ad avere di una zona dalla grossa valenza ambientale e paesaggistica». (a.b.)

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