Vandali all’istituto De Giorgio perché non ammessi agli esami
Due ragazzi traditi dalle impronte delle scarpe sono stati denunciati al Tribunale per i minori incalzati dalle domande dei carabinieri hanno proposto di ripulire i locali della scuola
LANCIANO. Sono stati individuati grazie a delle impronte di scarpe i responsabili dei gravi atti vandalici compiuti lunedì notte nell'istituto professionale De Giorgio. I due minorenni sono stati denunciati a piede libero per danneggiamento aggravato alla procura della Repubblica del Tribunale dei minori dell'Aquila. I danni, a un immediato sopralluogo da parte dei carabinieri, sono apparsi subito molto gravi, ben oltre la soglia di una normale bravata.
Scritte oscene e offensive sulle vetrate d'ingresso, pian terreno e primo piano completamente allagati dall'acqua dei radiatori le cui valvole erano state tutte deliberatamente aperte, una macchinetta di snack e bevande rovesciata a terra, documenti e fascicoli importanti completamente inondati dalla polvere chimica degli estintori. Addirittura i vandali hanno gettato a terra e calpestato la bandiera italiana e lasciato escrementi sui pavimenti. I carabinieri di Lanciano coadiuvati dagli uomini del nucleo operativo si sono subito concentrati sulle tracce lasciate e sul fatto che appena il giorno prima fossero stati resi noti i nominativi di quanti non erano stati ammessi agli esami del terzo anno. In tutto, i non ammessi sono risultati circa una ventina tra ragazzi e ragazze. A dare una svolta alle indagini è stato il rinvenimento di due chiare impronte di scarpa, un 43 e un 44, lasciate nella fuga sul pavimento inondato di polvere chimica. Il cerchio si è quindi ristretto ai soli ragazzi, sei in tutto, che potevano avere motivi di risentimento nei confronti della scuola. I carabinieri si sono quindi recati a casa di ognuno di loro, di cui cinque sono minorenni, solo uno ha già compiuto 18 anni. Alla richiesta da parte delle forze dell'ordine di poter visionare le suole delle scarpe utilizzate, immediatamente sono saltati fuori i due colpevoli e perfino la bomboletta spray utilizzata. Si tratta di ragazzi minorenni provenienti da famiglie rispettabilissime. «L'abbiamo fatto per rabbia e per vendetta» hanno ammesso «probabilmente avevamo bevuto un po' troppo dopo aver festeggiato la promozione della Virtus in B». I due ragazzini non si sono nemmeno resi conto dei danni provocati. Incalzati dalle domande dei militari, i due hanno proposto di pulire la scuola senza comprendere appieno i disagi provocati e il tono delle gravi offese arrecate alla scuola, al personale e più in generae alla cosa pubblica. I danni non sono ancora quantificabili. Oltre al danneggiamento materiale della struttura, per la cui pulizia sono state impiegate una mezza dozzina di persone tra personale non docente e impresa di pulizia, c'è anche il concreto disagio di non poter accedere a documenti importanti in vista degli imminenti esami di ammissione e di Stato e di utilizzare la scuola come sede d'esame. (d.d.l.)
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