Vandali sulla pista ciclabile: devastati i pali della luce

VASTO. Prima i faretti, poi i pali. I vandali sono tornati in azione lungo la pista ciclabile della Marina che da tre anni è senza illuminazione. Dopo aver danneggiato i lampioncini installati lungo il percorso che costeggia un rarissimo ambiente dunale, le incursioni vandaliche hanno preso di mira i pali, alcuni dei quali (nove) sono stati buttati a terra e altri completamente divelti. E pensare che tre anni fa l’amministrazione comunale aveva promesso la nuova illuminazione, in sostituzione di quella danneggiata subito dopo l’inaugurazione, annunciando nuovi punti luce, più alti e più robusti, proprio per evitare gli atti di vandalismo.

Raid a parte, che vanno ad incidere pesantemente sulle casse comunali, la pista ciclabile non appare in condizioni ottimali a chi la percorre abitualmente e che non può fare a meno di notare la totale assenza di manutenzione, nonostante costeggi alberghi e caseggiati. «Opere del genere hanno bisogno di periodici interventi di manutenzione», osservano alcuni ciclisti che segnalano anche tratti in cui la pista è particolarmente insidiosa e andrebbe messa in sicurezza per evitare incidenti. È il caso del tratto meridionale che, tramite un ponticello di legno, si ricollega a quello di San Salvo. E che dire dei rifiuti che campeggiano ai lati del percorso? È vero che denotano comportamenti incivili, ma è anche vero che lungo tutto il tracciato sono assenti i cestini portarifiuti che pur erano previsti nel progetto originario insieme ad altre opere (panchine e portabici) che non sono più state realizzate.

Non vanno meglio le cose nel tratto sansalvese, dove il tappetino presenta crepe visibili a dimostrazione che la mancanza di manutenzione (sommata forse ad un errore nella esecuzione delle opere) non è appannaggio solo del Comune di Vasto, ma anche della vicina San Salvo. Eppure entrambe le piste sono molto frequentate, a riprova che l’utilizzo della bicicletta sta conoscendo un boom senza precedenti, uno stile di vita che, sottolineano gli appassionati delle due ruote, va assecondato e non disincentivato. (a.b.)

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