Vannacci e il libro contro i gay: salta la presentazione a Canosa
Il sindaco: «Evento organizzato da privati cittadini, ma la sala scelta non è capiente a sufficienza» Rinviato a data da destinarsi l’appuntamento di sabato, le associazioni avevano annunciato proteste
CANOSA SANNITA. Niente presentazione a Canosa Sannita per il libro “Il mondo al contrario” del generale dell’esercito Roberto Vannacci, finito nella bufera per le sue affermazioni choc sui gay «non normali», sulla campionessa di pelle nera Paola Egonu che «non rappresenta l’italianità», sulle femministe «moderne fattucchiere» e sui migranti che «vendono ciarpame».
L’appuntamento inizialmente in programma sabato prossimo a palazzo Martucci, che aveva scatenato polemiche e proteste come avvenuto in mezza Italia, è stato «rinviato a data da destinarsi». La conferma arriva dal sindaco Lorenzo Di Sario, che tiene a precisare come l’evento – poi saltato – sia stato organizzato «da privati cittadini». In realtà la locandina era stata pubblicata anche sul profilo Facebook del Comune. «Ma su quella pagina», spiega ancora il primo cittadino, «pubblicizzo tutti gli appuntamenti che si svolgono in paese». Di Sario non entra nel merito del libro di Vannacci: si limita a rimarcare come, a suo parere, vada garantito «il pluralismo intellettuale». Quel che è certo è che le prese di posizione dell’ex capo della Folgore, nonché comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, hanno fatto indignare – all’unisono – una platea vastissima ed eterogenea.
La presentazione è saltata perché «la sala di palazzo Martucci», riprende il sindaco, «non sarebbe stata in grado di accogliere tutti coloro che hanno manifestato la volontà di aderire. Gli organizzatori mi dicono che sarebbero arrivate persone anche da fuori regione, in particolare da Lazio e Puglia, per farsi autografare il libro dal generale. Gli stessi organizzatori mi hanno riferito che è loro intenzione riproporre in futuro l’evento, magari con modalità diverse di partecipazione, come la prenotazione».
Proprio ieri pomeriggio le donne della Cgil Abruzzo e Molise avevano comunicato la volontà di aderire al sit-in pacifico di protesta organizzato a Canosa dai Giovani democratici della provincia di Chieti, dal Collettivo zona fucsia, dalla lista Sinistra per Vasto, dalla Cgil e dall’Arci: «È pericolosissimo portare a un livello di dignità politica le idee di questo libro, perché possono minare la tenuta democratica del Paese, la difesa delle minoranze e l'estensione dei diritti universali». Ma la presentazione, almeno per ora, almeno a Canosa non ci sarà.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’appuntamento inizialmente in programma sabato prossimo a palazzo Martucci, che aveva scatenato polemiche e proteste come avvenuto in mezza Italia, è stato «rinviato a data da destinarsi». La conferma arriva dal sindaco Lorenzo Di Sario, che tiene a precisare come l’evento – poi saltato – sia stato organizzato «da privati cittadini». In realtà la locandina era stata pubblicata anche sul profilo Facebook del Comune. «Ma su quella pagina», spiega ancora il primo cittadino, «pubblicizzo tutti gli appuntamenti che si svolgono in paese». Di Sario non entra nel merito del libro di Vannacci: si limita a rimarcare come, a suo parere, vada garantito «il pluralismo intellettuale». Quel che è certo è che le prese di posizione dell’ex capo della Folgore, nonché comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, hanno fatto indignare – all’unisono – una platea vastissima ed eterogenea.
La presentazione è saltata perché «la sala di palazzo Martucci», riprende il sindaco, «non sarebbe stata in grado di accogliere tutti coloro che hanno manifestato la volontà di aderire. Gli organizzatori mi dicono che sarebbero arrivate persone anche da fuori regione, in particolare da Lazio e Puglia, per farsi autografare il libro dal generale. Gli stessi organizzatori mi hanno riferito che è loro intenzione riproporre in futuro l’evento, magari con modalità diverse di partecipazione, come la prenotazione».
Proprio ieri pomeriggio le donne della Cgil Abruzzo e Molise avevano comunicato la volontà di aderire al sit-in pacifico di protesta organizzato a Canosa dai Giovani democratici della provincia di Chieti, dal Collettivo zona fucsia, dalla lista Sinistra per Vasto, dalla Cgil e dall’Arci: «È pericolosissimo portare a un livello di dignità politica le idee di questo libro, perché possono minare la tenuta democratica del Paese, la difesa delle minoranze e l'estensione dei diritti universali». Ma la presentazione, almeno per ora, almeno a Canosa non ci sarà.
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