Variante alla Statale 16 adriatica «Mai approfondite le soluzioni»
Nuova strada: il consigliere comunale Forte (Pd) replica all’assessore ai lavori pubblici Fioravante «In tre anni di Menna-bis nessuna discussione nella maggioranza sul progetto della Provincia»
VASTO. Una riunione urgente della maggioranza, la convocazione di un consiglio comunale straordinario e un tour in autobus lungo i tracciati attuali della Fondovalle Sinello, Valle Cena e Fondovalle Trigno «per verificare la lunghezza del tracciato proposto e i tempi di percorrenza». Sono le richieste avanzate al sindaco Francesco Menna dal consigliere del Pd, Giuseppe Forte, dopo l’intervista rilasciata al Centro dall’assessore ai lavori pubblici, Licia Fioravante sulla variante alla Statale 16 su cui si è improvvisamente riacceso il dibattito. Nell’intervista Fioravante ha affrontato il tema della viabilità lungo la fascia costiera e, facendo riferimento alla riunione che si è tenuta circa un mese fa a Pescara, ha dichiarato che «potremmo assentire alla realizzazione della variante ad impatto zero, laddove ci venisse garantita la realizzazione della strada Valle Cena, cioè un’arteria che andrebbe a collegare tutti i paesi dell’interno, permettendo una deviazione del traffico veicolare pesante dal casello autostradale».
«Desta stupore e meraviglia la presa di posizione di una eminente rappresentante della giunta Menna che sembra sposare la soluzione prospettata dalla Provincia di Chieti in occasione dell'incontro tenuto lo scorso 25 ottobre negli uffici della Regione con i tecnici dell'Anas», afferma Forte, «senza entrare nel merito sulla opportunità della presenza dell'assessore ai lavori pubblici all'incontro di Pescara (la materia trattata mi sembra essere più di competenza dell'assessore all'urbanistica ed assetto del territorio) viene da chiedere: la proposta formulata era stata preventivamente illustrata alle segreterie politiche dei gruppi di maggioranza? Facendo parte dell'attuale maggioranza amministrativa del Comune di Vasto, non posso non sobbalzare sulla sedia nel leggere le affermazioni dell'assessora Fioravante giacché in questi primi tre anni della seconda giunta Menna mai i consiglieri comunali sono stati resi edotti di questa soluzione che la Provincia ha buttato sul tavolo pescarese dello scorso 25 ottobre. Tante le riunioni dei gruppi di maggioranza senza mai approfondire una soluzione che - per i motivi da me già illustrati in precedenti interventi sugli organi di informazione - non può assolutamente essere presa in considerazione e che meriterebbe un'attenta e profonda analisi con il supporto di tecnici ed esperti di viabilità».
Secondo Forte «se Anas dovesse accettare questa sorta di compromesso, Vasto Marina subirebbe il danno maggiore con effetto “imbuto” che andrebbe a crearsi in prossimità della rotatoria prevista dai tecnici dell'Anas a poche decine di metri dall'inizio del viadotto De Nardis».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Desta stupore e meraviglia la presa di posizione di una eminente rappresentante della giunta Menna che sembra sposare la soluzione prospettata dalla Provincia di Chieti in occasione dell'incontro tenuto lo scorso 25 ottobre negli uffici della Regione con i tecnici dell'Anas», afferma Forte, «senza entrare nel merito sulla opportunità della presenza dell'assessore ai lavori pubblici all'incontro di Pescara (la materia trattata mi sembra essere più di competenza dell'assessore all'urbanistica ed assetto del territorio) viene da chiedere: la proposta formulata era stata preventivamente illustrata alle segreterie politiche dei gruppi di maggioranza? Facendo parte dell'attuale maggioranza amministrativa del Comune di Vasto, non posso non sobbalzare sulla sedia nel leggere le affermazioni dell'assessora Fioravante giacché in questi primi tre anni della seconda giunta Menna mai i consiglieri comunali sono stati resi edotti di questa soluzione che la Provincia ha buttato sul tavolo pescarese dello scorso 25 ottobre. Tante le riunioni dei gruppi di maggioranza senza mai approfondire una soluzione che - per i motivi da me già illustrati in precedenti interventi sugli organi di informazione - non può assolutamente essere presa in considerazione e che meriterebbe un'attenta e profonda analisi con il supporto di tecnici ed esperti di viabilità».
Secondo Forte «se Anas dovesse accettare questa sorta di compromesso, Vasto Marina subirebbe il danno maggiore con effetto “imbuto” che andrebbe a crearsi in prossimità della rotatoria prevista dai tecnici dell'Anas a poche decine di metri dall'inizio del viadotto De Nardis».
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