al lido il pontile
Vasto, bagnino-portiere si tuffa in mare e salva un ragazzo
Michele Leo, 21 anni, estremo difensore della Vastese calcio, protagonista sul lido. Tredicenne rischia di annegare: riapre gli occhi dopo il massaggio e ringrazia
VASTO. «Di salvataggi ne ho fatti tanti sul tappeto di gioco. Questo di oggi è il salvataggio più bello della mia vita». Il salvataggio a cui fa riferimento Michele Leo, 21 anni, portiere della Vastese calcio, è quello di un adolescente di 13 anni. Michele, da sei anni assistente bagnante della cooperativa “Aqua rescue”, ieri mattina si è accorto che il ragazzo spinto dalla corrente non riusciva a tornare a riva. Tre amici che erano con lui non riuscivano ad aiutarlo. La paura non lo ha aiutato e i marosi hanno rischiato di spingerlo sul fondo.
«Mi sono tuffato immediatamente. Il mio è stato un gesto istitivo. Non potevo perdere tempo», racconta Michele Leo beniamino fino a ieri degli sportivi vastesi e ora anche dei bagnanti. Con lui c’era anche il collega Gianluca Verrili.
Il fatto è accaduto alle 12,30 nel tratto di mare antistante il lido Il Pontile. Il tredicenne aveva raggiunto la spiaggia qualche ora prima insieme agli amici. Verso mezzogiorno si è tuffato in acqua. Il giovane non immaginava che la corrente gli impedisse di nuotare. Poco dopo ha iniziato ad annaspare. Michele Leo che insieme ad altri 7 assistenti bagnanti della “Aqua rescue” vigila su diversi tratti del litorale vastese, dalla sua torretta si è subito accorto che il ragazzo era in difficoltà. Michele è sceso dalla torretta, ha afferrato i salvagenti e si è tuffato. Con poche bracciate ha raggiunto il ragazzino lo ha agganciato al suo corpo e lo ha trascinato a riva.
Il tredicenne è stato disteso sulla battigia. Era privo di sensi e sotto shock. Sottoposto ad un massaggio per l’espulsione dell’acqua ingerita, poco dopo ha riaperto gli occhi. «È stato bellissimo. Una sensazione stupenda», dice Michele Leo. «Alex (questo il nome del ragazzino, ndc) mi ha abbracciato e ringraziato. Mi ha detto: “Mi hai salvato la vita, non lo dimenticherò mai”. Mi sono sentito felice», dice il giovane portiere-bagnino.
Leo ha ricevuto il plauso della cooperativa per cui lavora e quello di molti bagnanti. «Sono abituato a fronteggiare le emergenze e a tuffarmi. Ma lo faccio sul campo dello stadio Aragona per difendere la porta ed evitare gol alla mia squadra di calcio. Il tuffo di oggi è stato decisamente più prezioso ed importante».
Sul posto del soccorsoè arrivata anche la la guardia costiera che ha avvisato la famiglia dell'adolescente. Non è stato necessario trasferire il ragazzino in ospedale. (p.c.)
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