Vasto, bottiglia incendiaria: lanciata contro una pizzeria
Fiamme in un locale fermo da qualche mese: a ottobre un grosso petardo era stato fatto esplodere all’ingresso
VASTO. Il fuoco è divampato all’improvviso mentre la città di preparava ad andare a dormire. Per la seconda volta nel giro di due mesi un misterioso incendiario ha lanciato una bottiglietta contenente liquido infiammabile contro una pizzeria di via Ciccarone. Il locale è vuoto da due mesi. I titolari hanno deciso di lasciare la città per trasferirsi nel Teramano. Il 22 ottobre 2012 l’intero quartiere era stato svegliato dal boato provocato da un grosso petardo lanciato contro l’ingresso della pizzeria. Da qualche settimana incendiari e teppisti sono scatenati. Questa volta ad aiutare gli investigatori saranno le telecamere di un istituto di credito.
Incendio. A scoprire l’incendio di via Ciccarone domenica sera sono stati alcuni giovani che passavano in auto. La comitiva ha notato il fumo che usciva dalla saracinesca di un locale,la pizzeria al taglio “Pizza a volo”, chiusa da due mesi. Senza perdere tempo i ragazzi hanno chiamato il 115. Nonostante l’allarme immediato, le fiamme sono riuscite a provocare danni sia al forno e sia alla cassa e a parte delle attrezzature che i titolari avevano imballato in vista del trasferimento. Sul posto insieme ai pompieri sono arrivati i carabinieri. I militari hanno ascoltato diverse testimonianze. Di grande aiuto alle indagini potrebbe essere la telecamera di una banca non lontana dalla ex pizzeria. I filmati registrati dall’obiettivo saranno accuratamente visionati. Al momento gli investigatori non si sbilanciano. Certo è che dopo quanto accaduto domenica anche il precedente incendio viene interpretato in modo diverso.
Lo scoppio del petardo. La deflagrazione che la notte del 22 ottobre aveva spaventato l’intero quartiere Ciccarone, era stata interpretata da molti come una ragazzata: il lancio di un grosso botto che solo per caso aveva colpito la saracinesca del locale. Ora le forze dell’ordine non escludono che quell’episodio e l’incendio di domenica sera possano essere collegati. I titolari del locale assicurano di non avere mai ricevuto minacce. Potrebbe trattarsi di un dispetto, ma si ignorano i motivi.
Dall'Epifania agli incendi. Il 2013 purtroppo è iniziato con una sequenza di fatti inquietanti. La notte dell’Epifania una banda di scellerati ha infilato un grosso petardo in un tombino facendolo esplodere. Il boato ha danneggiato la rete idrica e l’impianto della pubblica illuminazione. Non contenti, i teppisti si sono divertiti a prendere a sassate, fino a decapitarla, la statua di San Giuseppe del presepe comunale. La notte brava non ha avuto purtroppo testimoni. E nessuno ha visto i vandali che il 22 gennaio scorso hanno prima tagliato le gomme di una Clio parcheggiata vicino all’Arena delle Grazie, e poi, mentre il proprietario era in chiesa, ha addirittura incendiato l’auto. Rapidi e veloci ormai i piromani colpiscono ovunque e a qualsiasi ora. Non è stata risparmiata neppure Cupello. Sabato notte è stato incenerito il materiale didattico sistemato nei locali dell’ex scuola elementare adibiti da qualche mese a magazzino. Anche in questo caso nonostante l’allarme lanciato da alcuni passanti i danni sono stati ingenti. «I cittadini devono aiutarci. Chi sa parli», esorta il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri. Lo stesso invito arriva dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e dalle forze dell’ordine.
Paola Calvano
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