Vasto, i residui della molitura delle olive sversati nella riserva di Punta Aderci
I volontari della Protezione civile scoprono che un'enorme quantità di liquami è stata gettata nel torrente Apricino, a poca distanza dalla spiaggia di Punta Penna
VASTO. Con la molitura delle olive e la produzione dell'olio arriva puntuale lo sversamento in fiumi e torrenti, soprattutto nei fine settimana e nei giorni festivi, quando i controlli sono praticamente assenti. Ma non in tutto l'Abruzzo. Questa mattina i volontari della Protezione civile di Vasto, durante un'operazione di controllo ambientale sul territorio, si sono imbattuti a Punta Penna, in una zona ricadente all’interno dell’area di protezione esterna della Riserva Naturale di Punta Aderci, in uno sversamento di una enorme quantità di residui di lavorazione di molitura delle olive. Adiacente l’area, nella quale ora c’è un odore nauseante, scorre il torrente Apricino, che da lì, dopo un breve tratto, sfocia sulla spiaggia all’interno della Riserva. "I nostri ispettori ambientali - spiega in una nota la Protezione civile di Vasto - stanno cercando di individuare i responsabili sulla base di alcune testimonianze di residenti del posto". Del grave episodio di inquinamento sono stati quindi informati il comando dei Carabinieri Forestali di Vasto e l’assessore all’Ambiente del Comune di Vasto Paola Cianci.