Venerdì il consiglio sulle osservazioni al Prg

La maggioranza accelera i tempi: la seduta inizierà di mattina

LANCIANO. Il piano regolatore tornerà in aula la prossima settimana. La riunione dei capigruppo, convocata ieri di prima mattina, sembra aver diradato i nuvoloni più grossi nella maggioranza. Insieme sindaco, presidente del consiglio, capigruppo e opposizione, si sono accordati per riconvocare il consiglio comunale mercoledì 23, alle 17, in prima seduta, e venerdì 25, alle 9,30, in seconda.

Per la prima volta l'assemblea inizierà i lavori dalla mattina. Sulle reciproche accuse e sui contrasti emersi dalla seduta saltata per una pausa cena troppo lunga, alla fine ha prevalso la "ragion di Stato". Il motto è non perdere tempo con il piano regolatore, che la città attende da 30 anni. Dopo lo scivolone di martedì scorso, la maggioranza adesso vuole andare fin troppo di fretta. Nella riunione dei capigruppo, ieri, si è discusso di proseguire ad oltranza la discussione in aula per liquidare l'esame delle 703 osservazioni al piano.

Lo ha ribadito l'Udc, con il capogruppo Roberto Gargarella, le cui dimissioni sono state respinte dal partito che gli ha riconfermato la fiducia. Per il capogruppo del Pdl, Umberto Di Francescantonio, protagonista di un battibecco con il presidente del consiglio, Nicola Pasquini (Pdl), sull'episodio di martedì, «bisogna calendarizzare i lavori o decidere di volta in volta quando riconvocare una nuova seduta. Se stavolta si vuole dare davvero un segnale forte alla città, come invoca adesso qualcuno», è l'unico accenno di polemica, «non deve mancare nessuno, dagli assessori ai dirigenti».

Anche il Pd prova a frenare l'eccessivo zelo della maggioranza. «Chiediamo un'organizzazione delle riunioni che permetta di discutere serenamente sulle osservazioni», motiva il capogruppo Franco Ferrante, «bisogna iniziare l'esame del Prg con serietà, senza approssimazioni e stanchezze. Sono 15 anni che il centrodestra rincorre l'obiettivo del piano regolatore, non si può pensare adesso di risolvere tutto nel giro di due giorni». Tempo per le osservazioni lo chiede anche l'Idv. «Ci lascia sconcertati la leggerezza dell'amministrazione nella trattazione del Prg», sostengono il consigliere comunale Pierluigi Vinciguerra e il coordinatore cittadino Emilia Paolini, «per la fretta non si possono vanificare anche le 703 osservazioni, di cui circa 20 sono state trattate in commissione ma non votate. La minoranza di centrosinistra non si farà bloccare». (s.so.)

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