Vento forte: alberi sradicati, danni alle auto 

Decine di chiamate a vigili del fuoco e Comune. L’assessore Paolucci chiude i parchi gioco fino a lunedì

LANCIANO. Il forte vento che ieri ha sferzato la città ha fatto “strage” di alberi. Decine le segnalazioni arrivate agli uffici comunali, ai vigili del fuoco e alla polizia municipale, decine gli interventi a cui hanno dovuto far fronte squadre comunali e di EcoLan, che per l'ente gestisce la manutenzione del verde. In un paio di casi le piante sono finite addosso a vetture parcheggiate in strada. Al Parco delle Rose si è sfiorata la tragedia: un albero è caduto mentre una persona stava camminando. Tutti i parchi gioco, la villa comunale e lo stesso parco sono stati chiusi per sicurezza. «E lo rimarranno fino a lunedì», fa sapere l'assessore alla transizione ecologica, Tonia Paolucci, «fino a quando c'è vento non si possono utilizzare alcuni mezzi, come il cestello, che servono a mettere in sicurezza le aree, poiché ci sono ancora rami e piante pericolanti».
L'allarme è scattato intorno alle 10.30, quando da una giornata soleggiata e mite si è passati improvvisamente a forti raffiche di vento. Nel giro di un paio d'ore è successo di tutto: rami pendenti alla villa comunale e al parco giochi Orso Bernardo; rami grandi caduti a Sant'Antonio e in viale Della Rimembranza, dove è precipitato al centro dell'incrocio a quell'ora molto trafficato; alberi interi caduti lungo le Ripe e la strada per Orsogna, a Torre Marino, Santa Maria dei Mesi, Colle Campitelli, Camicie, sulla pista ciclabile vicino alle piscine a Santa Rita, al canile di Villa Martelli. Due piante sono finite addosso ad auto posteggiate in strada: è successo in via Veneto, dove il vento ha sradicato l'albero dall'aiuola sul marciapiede, e in largo Tappia, dov'è finito sul mezzo di un dipendente comunale. Il vento ha inoltre girato il semaforo in via Santo Spirito.
«In molti casi si tratta di piante censite, di cui aspettavamo di fare le verifiche di stabilità», spiega l'assessore Paolucci, «sono alberi su cui una manutenzione importante non è stata mai fatta e questo non si recupera in poco tempo. La situazione è molto seria, ma la priorità è l'incolumità delle persone. L'agronomo ha già fatto le valutazioni delle piante a rischio crollo (oltre 200, ndc): dove la situazione è chiara, interverremo subito per evitare danni più seri; dove vi sono i maggiori dubbi, come per i pini in piazza Plebiscito, faremo le verifiche che costano tempo e denaro al Comune». (s.so.)